Nessun coprifuoco, ma stop alle cene delle associazioni

Nessun coprifuoco, ma stop alle cene delle associazioni
VERTICE IN PREFETTURAPORDENONE Controlli intensificati nel fine settimana sul fronte delle norme anti-Covid. Inoltre i sindaci sono stati chiamati a una sorveglianza ulteriore,...

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VERTICE IN PREFETTURA
PORDENONE Controlli intensificati nel fine settimana sul fronte delle norme anti-Covid. Inoltre i sindaci sono stati chiamati a una sorveglianza ulteriore, non soltanto nelle aree della cosiddetta movida dove sono possibili eventuali limitazioni, ma anche sull'attività associativa e conviviale di associazioni o gruppo sociali. Nella riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza che si è tenuto (attraverso i collegamenti con modalità online erano collegati i rappresentati delle Forze dell'ordine e i sindaci di Pordenone, San Vito, Sacile, Maniago e Spilimbergo) ieri in Prefettura sono state impartire alcune disposizioni proprio in merito a feste o riunioni di associazioni in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Le cene o le occasioni conviviali - è stato spiegato nel vertice presieduto dal viceprefetto vicario, Alessandra Vinciguerra - con parecchie persone sono equiparate ai convegni e alle manifestazioni e quindi sono proibite. Dunque, la classica cena di fine stagione o di fine anno delle associazioni sportive o del tempo libero con un numero di persone superiore alle sei non potrà essere fatta. Né in locali pubblici, né in luoghi aperti al pubblico, sono da intendersi anche le stesse sedi associative. Sul fronte invece della possibilità prevista dal recente Dpcm, per i primi cittadini, di procedere alla chiusura vie o piazze dove si prevedono possibili assembramenti non sono state avanzate richieste da nessuno dei sindaci presenti.

NO COPRIFUOCO

Esclusi, dunque, possibili coprifuoco circoscritti ad alcune aree. Una possibilità che poteva riguardare la città di Pordenone come luogo di maggiore ritrovo da parte dei più giovani. «Allo stato - ha però sottolineato il sindaco Alessandro Ciriani - non emergono necessità per arrivare a quel tipo di provvedimenti». E a confortare l'opinione del sindaco sono stati i dati emersi dai controlli degli ultimi giorni delle forze di polizia. Le multe per mancanza di mascherine o per altre infrazioni sono state molto poche. Segno che la popolazione si sta comportando in modo piuttosto responsabile. Segnalate poi alcune situazioni riguardanti negozi etnici dove continuerebbero, all'esterno, ritrovi di parecchie persone. Il Comune di Pordenone stamperà dei manifestini plurilingue in modo da sensibilizzare anche gli stranieri che frequentano quei luoghi al rispetto delle normative. I sindaci hanno convenuto nel chiedere a Prefettura e Questura un possibile incremento di controlli (Maniago ha chiesto l'eventuale presenza di militari, ma le autorità non lo ritengono necessario) e presenza delle Forze di polizia in collaborazione con le Polizie municipali. Nel vertice (altro articolo a pagina V) si è anche parlato del piano di controlli per i cimiteri in occasione di Ognissanti e delle modalità di organizzazione delle manifestazioni del 4 novembre.
d.l.
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Il Gazzettino