Nessun controesodo: traffico regolare dopo il sabato nero

Nessun controesodo: traffico regolare dopo il sabato nero
SULLE STRADEBELLUNO Non c'è stato il tanto temuto rientro ieri sera con code e incolonnamenti della domenica. Dopo un sabato da bollino nero, che ha visto scendere in campo anche...

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SULLE STRADE
BELLUNO Non c'è stato il tanto temuto rientro ieri sera con code e incolonnamenti della domenica. Dopo un sabato da bollino nero, che ha visto scendere in campo anche la protezione civile, ieri si è registrato solo qualche rallentamento intorno alle 16 sulla statale 51, zona Ospitale direzione Longarone. Ma era previsto: il grande esodo di ritorno è atteso dopo Ferragosto.

IL PIANO
Era stata la prefettura a fine giugno a varare il piano che prevedeva pattuglie e controlli rafforzati e la discesa in campo della protezione civile con bottiglie d'acqua in caso di necessità. «Le strade sono quelle - aveva detto allora il prefetto Adriana Cogode- non si possono inventare alternative. Ma se le partenze venissero in maniera contingentata probabilmente una parte dei disagi si potrebbe alleviare». Nell'esodo verso la montagna non è andata così, con un sabato infernale. La speranza è che al rientro ci siano le famose partenze intelligenti. Dal canto suo la questura, che ha elaborato il piano tecnico di intervento ha spiegato che al sabato e alla domenica, raddoppieremo le pattuglie: per tutelare l'utenza, si potrà contare su 14- 15 pattuglie decise a controllare le strade bellunesi.
I DISAGI
Le uniche segnalazioni di ieri, a parte i passi chiusi, Fedaia e Pordoi per frane, e i rallentamenti del pomeriggio, sono quelli lanciati dalla Questura per il pericolo «sulla sp 8 nel comune di San Tomaso Agordino, direzione Cencenighe, dopo il semaforo del senso unico vi sono dei massi sulla sede stradale».
IL CASO

Sempre ieri dai suoi canali social è intervenuto il sindaco di Cibiana, Mattia Gosetti, dopo che il suo paese, in queste intense giornate di traffico, è stato percorso come deviazione per evitare il caos. Il primo cittadino ha postato un video delle colonne che si sono verificate a Cibiana, sabato sera. «Sembrerebbe la via trafficata di una grande città. Invece no, è Cibiana di Cadore -ha spiegato il sindaco Gosetti -. A questo punto è evidente che la piccola Strada Provinciale SP347 (oggi SS347) è diventata la valvola di sfogo per uscire dal traffico della Statale di Alemagna in Valle del Boite. Tuttavia la SP347 necessità di attenzione, di manutenzione e di opere importanti che la rendano più sicura per noi e per i nostri ospiti. Serve il Ponte di Cibiana».
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Il Gazzettino