NERVESA Da un lato la sua cantina gioiello è quasi arrivata in porto. Dall'altro

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NERVESADa un lato la sua cantina gioiello è quasi arrivata in porto. Dall'altro si è aggiudicato, per i prossimi cinque anni, la gestione del vigneto del consorzio dei cinque...

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NERVESA
Da un lato la sua cantina gioiello è quasi arrivata in porto. Dall'altro si è aggiudicato, per i prossimi cinque anni, la gestione del vigneto del consorzio dei cinque Comuni del Montello. È indubbio, insomma, che l'ultima settimana sia stata, per Ermenegildo Giusti, mecenate dell'abbazia, una settimana d'oro. Ma, pur nella soddisfazione generale, non mancano degli appunti. Sono quelli dell'Alternativa Giusta, gruppo consiliare di Montebelluna che, fra le tante cose, chiede «criteri naturalistici nella manutenzione del bosco di faggi interno alla proprietà del Consorzio». Secondo il gruppo «forse qualche lembo di erba alta, qualche fiore per gli impollinatori, qualche bosco naturale e qualche albero a scandire i filari non danneggerà eccessivamente la produzione e consentirà la tutela della biodiversità del nostro amato Montello».

LE REAZIONI
I sindaci, comunque, sono tranquilli. «Giusti non usa alcun diserbante - dice il sindaco di Volpago e presidente del Consorzio Paolo Guizzo - e la pulizia avviene meccanicamente. Inoltre tutto verrà gestito con la massima attenzione. Ad esempio, verrà tutelato il canneto con piante di 15-20 metri che si trova nella proprietà». E il direttore del consorzio Levis Martin precisa: «La gara prevede che ogni intervento venga concordato con il consorzio». Una realtà che sta andando verso il biologico e ha adottato il disciplinare dell'Asolo prosecco, più rigido del modello veneto. Fra l'altro, «in questi anni - aggiunge il sindaco di Montebelluna Marzio Favero - abbiamo mantenuto le api, che stanno benissimo. Una garanzia della qualità dell'aria e della gestione».
IL MECENATE

Laconico lo stesso Ermenegildo Giusti: «Direi all'Alternativa di venir a vedere le nostre proprietà e parlare con i miei tecnici; se hanno dei consigli validi e non chiacchiere siamo pronti ad ascoltare». La nuova cantina, costituita da un solo piano fuori terra e da ben quattro sotto terra, sorge in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico. E lo fa con un impatto ambientale praticamente pari a zero: in larga parte, infatti, si sviluppa nella profondità del suolo, da quota -7,70 metri a quota +6,70 metri, apparendo come un movimento naturale del terreno. La cantina nasce nella Tenuta Sienna, in quel lembo di terreno che raccorda i piedi del Montello, nella parte orientale, con la pianura. La cantina sarà visitabile dal pubblico. Il progettista Armando Guizzo esulta: «Con grande soddisfazione ho concluso il progetto più importante della mia professione». Dimenticando, forse, l'abbazia. (l. bon)
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Il Gazzettino