Nemmeno un uomo tenace come Antonio Conte si sarebbe immaginato una serata così bella e al tempo stesso così ricca di un tourbillon di emozioni. Iniziata con la clamorosa...
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Il ragazzo gentile voluto da Conte nell'ultima sessione di mercato, ma cresciuto nel vivaio del Milan (fino al 2008-09 era il capitano della Primavera rossonera con Chicco Evani in panchina e Angelo Castellazzi, oggi vice di Leonardo al Psg, nello staff) e l'attaccante belga, suo beniamino.
È una sua conclusione a tenere in vita l'Inter e spaventare il Borussia Moenchengladbach, che ora rischia forte con il Real Madrid nell'ultimo impegno (anche se ai tedeschi basta un pareggio per passare il turno).
GRANDE CARATTERE
Andati vicini al baratro e a una debacle europea senza precedenti (più della finale di Europa League persa a Colonia contro il Siviglia il 21 agosto), i nerazzurri risorgono e conquistano una bella vittoria, dopo un primo tempo intenso, vivace, di grande corsa. Da squadra vera, insomma.
Come piace a Conte, che rivede un gruppo con carattere e voglia di imporsi. Qualità già appurate a Reggio Emilia nell'ultima partita di campionato, vinta con il Sassuolo. Adesso, però, viene il difficile. Perché con il Bologna bisognerà comunque non perdere la concentrazione. E una volta finita la partita l'Inter dovrà essere abile a isolarsi e pensare solo alla delicata sfida di Champions con lo Shakhtar. Una partita che vale una stagione intera. Essere eliminati sarebbe un brutto colpo, soprattutto per il bilancio ((al 30 giugno 2020 il passivo ammonta a 102,4 milioni di euro).
GIOIA NERAZZURRA
Ma al di là di tutte queste riflessioni, resta da celebrare la vittoria dell'Inter in Germania. In una gara ostica contro un avversario attrezzato per colpire all'improvviso. I nerazzurri giocano un primo tempo quasi perfetto, andando in gol con Darmian e sfiorando in un paio di occasioni il raddoppio. Prima con un tiro sopra la traversa di Barella, poi una conclusione di Lautaro Martinez murata da Lainer.
Il Borussia Moenchengladbach, però, non vuole fare la parte della vittima sacrificale e prima dell'intervallo reagisce. Impegna Handanovic con Lainer e Thuram e poi pareggia con un colpo di testa di Plea (che Skriniar si perde in mezzo all'area) su cross di Lazaro, ex di turno. Sembra l'inizio della fine. Invece, nella ripresa l'Inter vince grazie alla doppietta di Lukaku.
Salvatore Riggio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino