Negoziante rincorre e acciuffa il baby-ladro

Negoziante rincorre e acciuffa il baby-ladro
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ALLARME IN CENTRO
ROVIGO È allarme furti all'interno delle attività del centro. Durante la stessa mattinata si sono infatti verificati due episodi ai danni di negozi rodigini. A essere prese di mira, in particolare, le rivendite d'abbigliamento e le profumerie. Piccoli furti messi a segno in pieno giorno da bande di ragazzini quasi sempre minorenni. Giovedì scorso, ad accorgersi di essere stata vittima di un furto di merce è stata la titolare del negozio di abbigliamento sportivo Piano B, in via Umberto I. La commerciante, appena si è resa conto di essere stata derubata, non ci ha però pensato due volte a rincorrere i ladri. Ha abbassato la saracinesca e si è messa alla ricerca dei due ragazzini che, pochi minuti prima, fingendosi clienti, avevano sottratto dagli scaffali alcuni capi di abbigliamento.

STAZIONE DELLE CORRIERE
La negoziante, una volta arrivata alla stazione delle corriere, in piazza Fratelli Cervi, ha riconosciuto subito i due minorenni, in quel momento in attesa dell'autobus. Alla vista della donna uno di loro è subito scappato, facendo perdere le sue tracce. La negoziante è riuscita però a fermare l'altro ragazzino, allertando, nel frattempo, la Questura. Dopo pochi minuti, una Volante è arrivata sul posto e la polizia ha dunque invitato il ragazzo ad aprire lo zaino. Al suo interno, il ragazzo nascondeva, in mezzo ai libri di scuola, alcuni capi di abbigliamento che sono risultati essere stati rubati la stessa mattina in un altro negozio di abbigliamento sportivo di via Cavour.
I due negozianti vittime di taccheggio hanno dunque denunciato in Questura i due rispettivi furti. L'eroica proprietaria che ha rincorso i ladruncoli non è però riuscita a recuperare la merce rubata nel suo negozio: uno dei due giovani è riuscito a fare perdere le sue tracce lungo le strade della Commenda.
«Non è la prima volta che ci capita di essere vittime di taccheggio - spiega Fausto Boreggio, proprietario di Piano B', nonché storico commerciante della città - Mia moglie Giovanna ha agito d'istinto e ha rincorso i due ladruncoli, rischiando davvero tanto. Si trattava infatti di due ragazzini stranieri: trovandosi davanti una donna che li rincorreva per farsi restituire la merce avrebbero potuto anche reagire in modo violento. Fortunatamente, mia moglie li ha individuati in un luogo non isolato». Intorno alle 13.30 infatti il piazzale dove fanno tappa le corriere era affollato di studenti e pendolari.
FENOMENO IN AUMENTO

Facendo un giro per i negozi del centro storico sono diverse le testimonianze di commercianti che vivono quotidianamente con la paura di essere vittime di taccheggio, un fenomeno aumentato soprattutto durante l'ultimo anno. Se infatti nel 2017 il numero di reati predatori in provincia di Rovigo risultavano essere in calo, ad aumentare sono però i piccoli furti all'interno delle attività commerciali, spesso non denunciati dai negozianti, in particolare quando si tratta di cibo. Un altro fenomeno infatti in costante crescita anche nei supermercati è il furto di alimentari, in particolare alcolici e dolci. Il metodo più utilizzato è quello della borsa schermata con fogli di alluminio o simili nella fodera per ingannare l'anti-taccheggio. Furti che, secondo quanto spiegano i responsabili di alcuni supermercati della città, nella maggior parte dei casi non vengono effettuati da persone indigenti che rubano per mancanza di cibo. Chi viene trovato a sottrarre merce dagli scaffali di un negozio rischia la denuncia per furto e una condanna fino a 3 anni, oltre ad una multa da 154 euro a 516, sempre non venga riconosciuta la tenuità del fatto. La maggior parte dei piccolo furti rimangono dunque impuniti, soprattutto quando si tratta di merce di piccola taglia, come cosmetici o materiale da ferramenta.
Roberta Merlin
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino