Niente botti, petardi, mortaretti dal 21 al 31 dicembre. Anche quest'anno Ca' Sugana mette il silenziatore alle feste. L'ordinanza è stata firmata lunedì e verrà pubblicata nei...
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Il Comune di Treviso risponde quindi, ancora una volta, alla campagna contro i botti durante le feste lanciato ogni anno dalle associazioni animaliste. Gli scoppi improvvisi, le luci a intermittenza, rischiano di spaventare oltre modo soprattutto i cani. Il divieto è poi una misura di sicurezza per evitare incidenti: anche nelle nostre zone, seppure in misura decisamente minore rispetto ad altre regioni d'Italia, non mancano i feriti per l'esplosione di botti rudimentali, fatti in casa. «Confermiamo l'ordinanza dello scorso anno - dice il vicesindaco Roberto Grigoletto - Vogliamo fare in modo che nel periodo natalizio ci sua un clima di festa. Riteniamo che la gioia possa essere non necessariamente esplosiva. Battuta a parte: botti e mortaretti fatti esplodere così per il gusto di fare chiasso hanno delle implicazioni e talora anche complicazioni: c'è da assicurare incolumità delle persone e rispetto della civile convivenza; c'è il rispetto delle cose e anche degli animali. Una ordinanza che sarà accompagnata da un'azione di sensibilizzazione e prevenzione. Vogliamo fare in modo che il periodo natalizio sia bello e sicuro per tutti».
A oggi Treviso è il primo comune della provincia a prendere un provvedimento del genere. Per le festività 2015 i comuni che vietarono botti e fuochi d'artificio privati furono quattro: Casier, Casale, Conegliano e, appunto, Treviso. Pochi, ma fu un primo passo anche se simbolico: mentre nel capoluogo l'ordinanza è stata più o meno rispettata, nei comuni attorno gli spettacoli pirotecnici per festeggiare l'arrivo del nuovo anno furono innumerevoli. Per il 2016 in città sperano che la lista di chi proibisce i botti si allunghi.
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Il Gazzettino