MUSICA Si è spento dopo una lunga malattia Claudio Lolli, artista simbolo

MUSICA Si è spento dopo una lunga malattia Claudio Lolli, artista simbolo
MUSICASi è spento dopo una lunga malattia Claudio Lolli, artista simbolo della canzone militante degli anni 70. Poeta, scrittore, professore di liceo, è morto a 68 anni, proprio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MUSICA
Si è spento dopo una lunga malattia Claudio Lolli, artista simbolo della canzone militante degli anni 70. Poeta, scrittore, professore di liceo, è morto a 68 anni, proprio nel cinquantesimo di quel 68 che tanto lo ha influenzato.

Nato a Bologna, conosce Francesco Guccini grazie all'amicizia con suo fratello, e comincia a esibirsi nelle osterie della città. Da Guccini viene introdotto nella Emi e si impone subito con la voce cupa, accompagnata spesso solo dalla sua chitarra. Per cantare il 68, le battaglie politiche di sinistra, il disagio esistenziale e nei confronti della piccola borghesia dalla quale veniva, l'anticlericalismo e la critica alla famiglia. Oltre a Guccini, sono De Andrè e i cantautori francesi i suoi riferimenti. Senza dimenticare la beat generation, autori come Allen Ginsberg, Lawrence Ferlinghetti, Gregory Corso.
Già con il primo disco del 1972, Aspettando Godot, Lolli si fa conoscere con brani come Michel (dedicato a un suo amico francese) e Borghesia. L'anno dopo esce Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita, nel quale tratta il dramma delle periferie e dei suicidi dei soldati di leva.
IL SUCCESSO
Il 1976 è l'anno della consacrazione con l'album Ho visto anche zingari felici, nato dalla collaborazione con il Collettivo Autonomo Musicisti di Bologna. Il brano omonimo è una delle canzoni più note di Lolli, viene trasmesso e ritrasmesso nelle radio libere e poi reinterpretato da molti artisti. Il terrorismo, il femminismo, i problemi dell'emarginazione sociale sono tra i temi affrontati nel disco, nel quale l'artista dimostra di essere cresciuto anche musicalmente.
È il picco di notorietà per Lolli, che solo nell' 83 con Antipatici antipodi, riuscirà nuovamente ad imporsi, partecipando anche alla trasmissione Azzurro della Rai. Da quegli anni in poi, conseguita la laurea in lettere, si dedica all'attività di professore al Liceo scientifico Leonardo da Vinci di Casalecchio di Reno. Non abbandona però la musica e la scrittura. Nel 2000 esce Dalla parte del torto, mentre nel 2009 Lovesongs rivisita le più belle canzoni d'amore del cantautore.

Con l'ultimo album del marzo 2017, intitolato Il grande freddo, finanziato con un'operazione di crowdfunding lanciata via web, vince la Targa Tenco nella categoria miglior disco dell'anno in assoluto.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino