MUSICA Alla prima serata del Deltablues 2020 al Censer la pioggia ferma la musica,

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MUSICA
Alla prima serata del Deltablues 2020 al Censer la pioggia ferma la musica, ma non la gioia di ritrovarsi a suonare dopo il lockdown. Protagonisti, dopo The blues queen, Dago Red, il Bad blues quartet e gli I shot a man in concorso per le selezioni italiane dell'International blues challenge, sono stati Gegè Telesforo e l'ensemble del Dipartimento Jazz del conservatorio Venezze di Rovigo.

Anche se l'esibizione s'è fermata durante la sesta canzone, il denominatore comune di gioia ed entusiasmo tra la stella Telesforo e gli insegnanti del Venezze e alcuni dei migliori talenti espressi dal conservatorio, ha esposto al massimo livello in un repertorio di brani originali, riarrangiamenti curati da Massimo Morganti e improvvisazione, il percorso che in questi anni è stato fatto al Venezze nella valorizzazione dei giovani musicisti condividendo il palco con grandi artisti (Dave Weckl, Mike Stern, e al Festival Contaminazioni Enrico Rava, Paolo Fresu). Per Telesforo l'appuntamento al Deltablues è stato il primo concerto dopo la fase di massima emergenza del coronavirus. La pandemia ha interrotto anche la promozione del suo nuovo album, Il mondo in testa.
VIVA NEW ORLEANS
Il brano di apertura The groove master shuffle ha trascinato subito il pubblico, e ha dato un'idea della versatilità musicale in movimento sul palco, da dove Telesforo ha detto: «Grazie per avermi dato la possibilità di tornare al Deltablues e di tornare al lavoro con giovani talenti e colleghi illustri ai quali sono legato»: così ha ricordato Marco Tamburini, fondatore del Dipartimento Jazz del Venezze, prima di passare a Daddy's riff, brano originale pensato per musicare le giornate passate con il padre ad ascoltare i suoi vinili preferiti.
New Orleans è citata - dopo la splendida esecuzione di Freedom jazz dance di Eddie Harris - in Jam in the night. Un pezzo nato respirando l'aria di quella città: lì la musica accompagna ogni momento della vita. È un brano che ha il ritmo delle marching band, e che sul palco del Deltablues ha vissuto con il duetto di Telesforo con Pier Mingotti al basso, con il solo di Ivan Elefante alla tromba e l'impatto della sezione fiati - completata da Massimo Morganti (trombone), Manuel Caliumi (sax alto), Gabriele Fava (sax tenore) e Nicola Cecchetto (sax baritono) - che ha sempre marciato a pieno regime durante il set, assieme a Stefano Paolini alla batteria e Stefano Onorati alle tastiere.

Nicola Astolfi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino