TREVISO - Il paperone della Provincia è sempre lui: Mario Cappellotto, consigliere della Lega, vicepresidente dell'omonima azienda di Gaiarine leader nell'allestimento di...
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In fondo alla speciale classifica, invece, c'è Francesco Mattia Mari, 23enne consigliere del gruppo Marca Civica, entrato da poco al Sant'Artemio al posto di Maschera, che dichiara un reddito pari a zero. Poco più su ci sarebbe Silvia Moro, nominata da poco meno di un anno assessore alla cultura e al turismo. Stando alle carte, infatti, l'architetto di Forza Italia, che pochi giorni fa ha annunciato la sua candidatura alle elezioni regionali della primavera prossima, ha un imponibile di appena 900 euro. Una cifra ben più bassa dei 7.434 euro di Marco Zabotti e degli 11.005 euro di Fabio Ceccato, capogruppo del Carroccio. «Ma c'è un errore - precisa lei - ho affrontato il passaggio da uno studio associato a una nuova partita Iva ed evidentemente le cose non sono state sommate. Il mio imponibile è in linea con quello degli anni scorsi e si aggira sui 50 mila euro». Più o meno come i suoi colleghi di giunta. A parte il vicepresidente Franco Bonesso, assessore all'edilizia scolastica di Forza Italia, che ha dichiarato 20.495 euro. Gli altri superano tutti i 50 mila euro: l'assessore al sociale Paolo Speranzon (52.106), l'assessore al bilancio Noemi Zanette (55.373), l'assessore alla viabilità Gianluigi Contarin (55.427) e l'assessore alla protezione civile Mirco Lorenzon (56.140). Fino ai 70.632 euro di Alberto Villanova, dentista assessore all'ambiente della Lega. Infine, il presidente del consiglio, Fulvio Pettenà, arriva a 55.428 euro.
Mauro Favaro
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Il Gazzettino