Muore a 32 anni alla marcialonga

Muore a 32 anni alla marcialonga
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La sua pagina Facebook è piena zeppa di percorsi, circuiti fatti e da fare a piedi, in tutto il Friuli; e di inviti a condurre uno stile di vita sano, seguendo un'alimentazione corretta e facendo movimento. Il suo ultimo post qualche ora prima della morte, ieri mattina, pubblicato per far sapere che avrebbe preso parte a una nuova sfida, questa volta nel paese dove viveva, Magnano in Riviera: una marcialonga amatoriale, per stare insieme ai suoi amici, la gara «Il Salt dal crot», promossa in seno alla «Festa delle Rane», nel borgo di Bueriis.

Quell'ultimo post rimandava proprio al percorso che avrebbe affrontato, insieme a un'amica, nella torrida giornata di ieri, dalle 9.30 alle 13. Una corsa che gli è stata fatale. A morire, per un malore, probabilmente per un infarto, un giovane che a novembre avrebbe compiuto 33 anni, Nicola Merluzzi.
«Lo avevo visto prima della gara - dice addolorato uno dei membri della Comunità di Bueriis - era sorridente, solare. In forma, allenato, come al solito». Poi la marcia: tra i tre anelli, Nick aveva scelto quello da 18 chilometri, il più lungo, ma comunque quasi tutto in piano. All'arrivo l'amica che era con lui si è accorta che mancava. Lo ha cercato, insieme ad altri sportivi, ma del 32enne nessuna traccia. A quel punto - erano da poco passate le 13.15 - è stata attivata la macchina dei soccorsi.
«Con la protezione civile, i carabinieri e la polizia locale - spiegano gli organizzatori della festa - abbiamo perlustrato gli ultimi tre, quattro chilometri del percorso, ma senza successo. Allora abbiamo cambiato settore, portandoci fuori dall'anello della gara. E lo abbiamo trovato».

È stata una ragazza a notare, sul bordo della stradina retrostante la zona della sagra, una parte della vegetazione schiacciata. Più sotto, dentro al letto del canale Urana-Soima, in secca, a poche decine di metri dalla statale Pontebbana, c'era il corpo senza vita di Merluzzi. Forse il giovane si era sentito male durante la gara e l'aveva abbandonata senza essere notato per raggiungere la sua auto, posteggiata nell'area di un mobilificio, vicino a dove è stata trovata la salma. Poi ha perso conoscenza ed è caduto nel canale, finendo in un punto poco visibile, dove il suo cuore ha smesso di battere e dove è stato recuperato circa due ore dopo il decesso. La festa prevista in serata è stata annullata per lutto. Nicola, ingegnere libero professionista con studio attivo a Magnano, lascia un fratello, la mamma Nicla Manetti, il papà Valter e tanti amici.
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Il Gazzettino