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Quell'ultimo post rimandava proprio al percorso che avrebbe affrontato, insieme a un'amica, nella torrida giornata di ieri, dalle 9.30 alle 13. Una corsa che gli è stata fatale. A morire, per un malore, probabilmente per un infarto, un giovane che a novembre avrebbe compiuto 33 anni, Nicola Merluzzi.
«Lo avevo visto prima della gara - dice addolorato uno dei membri della Comunità di Bueriis - era sorridente, solare. In forma, allenato, come al solito». Poi la marcia: tra i tre anelli, Nick aveva scelto quello da 18 chilometri, il più lungo, ma comunque quasi tutto in piano. All'arrivo l'amica che era con lui si è accorta che mancava. Lo ha cercato, insieme ad altri sportivi, ma del 32enne nessuna traccia. A quel punto - erano da poco passate le 13.15 - è stata attivata la macchina dei soccorsi.
«Con la protezione civile, i carabinieri e la polizia locale - spiegano gli organizzatori della festa - abbiamo perlustrato gli ultimi tre, quattro chilometri del percorso, ma senza successo. Allora abbiamo cambiato settore, portandoci fuori dall'anello della gara. E lo abbiamo trovato».
È stata una ragazza a notare, sul bordo della stradina retrostante la zona della sagra, una parte della vegetazione schiacciata. Più sotto, dentro al letto del canale Urana-Soima, in secca, a poche decine di metri dalla statale Pontebbana, c'era il corpo senza vita di Merluzzi. Forse il giovane si era sentito male durante la gara e l'aveva abbandonata senza essere notato per raggiungere la sua auto, posteggiata nell'area di un mobilificio, vicino a dove è stata trovata la salma. Poi ha perso conoscenza ed è caduto nel canale, finendo in un punto poco visibile, dove il suo cuore ha smesso di battere e dove è stato recuperato circa due ore dopo il decesso. La festa prevista in serata è stata annullata per lutto. Nicola, ingegnere libero professionista con studio attivo a Magnano, lascia un fratello, la mamma Nicla Manetti, il papà Valter e tanti amici.
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Il Gazzettino