Multata l'auto "salva vita"

Multata l'auto "salva vita"
Tutti i posti disabili sono occupati, con i genitori parcheggia in divieto di sosta e si becca la multa dalla Polizia Locale. È accaduto ieri a Mattia Mantoan, più noto con il...

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Tutti i posti disabili sono occupati, con i genitori parcheggia in divieto di sosta e si becca la multa dalla Polizia Locale. È accaduto ieri a Mattia Mantoan, più noto con il nome di Dj Pentium e consigliere di amministrazione di Asm Set, costretto sulla sedia a rotelle a causa dell'amiotrofia spinale avanzata, che gli provoca anche una forte insufficienza respiratoria, tanto da dover utilizzare una macchinario salva vita, alloggiato nell'auto. È lui che racconta, amareggiato, quanto accaduto all'ombra delle Poste centrali in Corso del Popolo. E minaccia anche di sporgere querela. «Avevo appuntamento in Posta centrale alle 10 - racconta - e non c'erano posti disabili vicini. Io, che ho una forte insufficienza respiratoria tanto che la mia auto è dotata del dispositivo C-pap (un metodo di ventilazione respiratoria utilizzato principalmente nel trattamento di questo problema, ndr) devo avere l'auto il più vicino possibile. Credendo di esserne in diritto, ho parcheggiato lungo il Corso, davanti al civico 233, esattamente di fronte all'accesso per disabili delle Poste, per poter recarmi al luogo dell'appuntamento».

Al ritorno l'amara scoperta: «Dopo 20 minuti esco e trovo l'avviso di notifica e il vigile poco lontano. Mi avvicino e chiedo spiegazioni e lui mi dice che il divieto di sosta vale per tutti. Gli ripeto, cercando di fare appello al buonsenso dell'agente, che tutti i posti erano occupati, ma lui in modo molto sterile alla situazione, non vuole sentire ragione».

Ieri mattina dunque si rivolge al comando di via Oroboni: «Tutti sorpresi dall'accaduto, mi consigliano di andare all'ufficio verbali dove trovo una signora che dice che devo pagare. Ora parlerò con il mio legale cercando di capire se vale la pena fare ricorso, in caso pagherò la multa poiché sono il primo ad ammettere i miei errori, ma intendo continuare per le vie legali soprattutto contro quel vigile in quanto se avesse avuto un minimo di buonsenso e umanità sarebbe finito tutto con un semplice avviso a voce. Poteva dirmi che ero in torto e di stare più attento la prossima volta, evitando di multarmi».
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Il Gazzettino