Moto a tutto gas, giro di vite

Moto a tutto gas, giro di vite
Controlli più serrati con l'impiego di più personale. Si stringe la morsa delle forze dell'ordine sui motociclisti lanciati a tutta velocità su strade e passi di montagna...

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Controlli più serrati con l'impiego di più personale. Si stringe la morsa delle forze dell'ordine sui motociclisti lanciati a tutta velocità su strade e passi di montagna bellunesi. E nell'estate da bollino rosso per la viabilità nelle località turistiche della provincia, la task force degli agenti lancia l'ennesima misura preventiva.

Il tema è stato al centro del vertice di ieri mattina in prefettura che ha riunito attorno al tavolo del comitato per l'ordine e la sicurezza, il viceprefetto vicario Carlo De Rogatis, il questore Michele Morelli, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Giorgio Sulpizi, il comandante della compagnia della guardia di finanza, colonnello Patrizio Milan, il comandante provinciale del corpo forestale dello Stato, Paolo Zanetti, e quello della locale sezione di polizia stradale, commissario capo Francesco Giaquinto. Per tutti un obiettivo: aumentare la sicurezza sulle strade, dare una lezione ai centauri spericolati.

I tratti viari nel mirino dei controlli saranno grosso mode quelli arci noti, scambiati dagli aspiranti piloti della domenica in circuiti su cui misurare coraggio e alzare l'adrenalina. La Strada provinciale 251 della Val di Zoldo su cui si è infiammata la polemica dei residenti in questi giorni dopo l'ennesimo incidente della scorsa settimana, chiaro, ma presumibilmente anche le altre vie pericolose della provincia, particolarmente battute dagli appassionati delle due ruote come il percorso che da Longarone porta a Erto, il Fadalto e parte dell'Alpago. «Non si può dire dove avverranno i posti di blocco è normale - spiega il viceprefetto Nicola De Stefano - ma possiamo annunciare l'arrivo da settembre di controlli rinforzati, con l'impiego di più personale così da riuscire a fermare più mezzi. Di certo saranno monitorati i punti di ingresso della provincia, ma non solo. Lo scopo è applicare una strategia più incisiva, così da essere pronti per la prossima estate. Ormai questa stagione sta finendo, in inverno i motociclisti si fermano, ma meglio pensarci per tempo alla prevenzione». Novità potrebbero arrivare anche sul fronte degli autovelox, anche se non è ancora stato deciso quanti di nuovi e dove verranno installati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino