Morto per attacco cardiaco

Morto per attacco cardiaco
É morto a seguito di un attacco cardiaco e non per essere caduto...

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É morto a seguito di un attacco cardiaco e non per essere caduto dalla carrozzella il partigiano di 92 anni Arnaldo Petrone. É quanto emerso dall'autopsia effettuata sul corpo dell'anziano dal professore Massimo Montisci. Esattamente il decesso è riconducile a uno scompenso cardiaco. Insomma, Petrone è stato colto da un malore ed è morto di morte naturale. In un primo momento si pensava che la fascia di contenimento della sua carrozzina fosse ceduta all'improvviso e il partigiano avesse sbattuto con violenza la testa a terra. A trovare il cadavere nella sua abitazione di Montegrotto in corso Terme, alle 18 del 25 giugno, è stata la badante. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione, che si sono accorti della banda di contenimento della carrozzina quasi del tutto lacerata. Per questo si è pensato a un incidente. Arnaldo Petrone, partigiano iscritto all'Anpi, era molto noto a Padova. Il 2 giugno alla Gran Guardia era stato insignito della Medaglia della Liberazione, che gli è stata consegnata dal prefetto Patrizia Impresa. Nel 1945 si era iscritto al Pci (successivamente aveva militato nella Sezione del quartiere Armistizio), poi nel 1989 aveva aderito al Partito della Rifondazione Comunista di Garavini e Cossutta, ma nel 1998, con la caduta del Governo Prodi, aveva lasciato il PRC di Bertinotti per aderire al Partito dei Comunisti Italiani. L'anziano, che aveva lavorato come impiegato al Banco di Roma, una volta rimasto vedovo, era stato seguito da una badante. Dopo un breve periodo trascorso alla casa di riposo "Piaggi" di piazza Mazzini a Padova, si era trasferito a Montegrotto, nell'abitazione della badante dove aveva continuato a coltivare la passione per la pittura. «Dipingeva con grande bravura - ha ricordato Floriana Rizzetto presidente dell'Anpi - e il suo appartamento di Padova era pieno di quadri che aveva realizzato lui stesso. Quando aveva compiuto i novant'anni gli avevamo organizzato una festa di compleanno e lui era stato felicissimo di essere il protagonista di quella bellissima giornata».
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Il Gazzettino