L'artista Riccardo Murelli (nella foto), il cui lavoro si basa su geometrie e linee di forza, sul tridimensionale e bidimensionale, che unitamente vanno a tessere un allegoria del...
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Viveva e lavorava, nell'ultimo decennio, tra Todi e Mosca.
Nato a Roma nel 1975, Murelli ha studiato presso la Facoltà di lettere e filosofia di Perugia con indirizzo antropologico ed ha lavorato come assistente nello studio di Todi della scultrice statunitense Beverly Pepper. Nel 1994 ha realizzato le prime sculture policrome e sono nate le serie «Uscita dal bidimensionale con schermo» ed «Inserimento forzato». L'opera di Murelli si è sviluppata attraverso molteplici tecniche: scultura, calcografia, stampa digitale e disegno, alternando singole opere a progetti site specific.
Murelli ha focalizzato il suo lavoro sulle forme geometriche, facendo una ricerca sul ritmo della vita umana in quanto allegoria, per poi spostarsi progressivamente anche sui concetti di trasparenza, dei collegamenti tra la seconda e la terza dimensione, sul mega e sul micro. Le sue installazioni scultoree sono state esposte negli spazi di Palazzo Collicola a Spoleto, nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia nel 2011 e nella Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia per la mostra «Artsiders» nel 2014.
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Il Gazzettino