BELLUNO - Nuova assoluzione per l'infortunio mortale nel cantiere dell'ex ospedale a Belluno. Dopo l'annullamento della condanna in primo grado per l'imprenditore edile Dritan...
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L'impresa De Cian, assistita dall' avvocato Merlin del Foro di Vicenza, si è difesa dimostrando che nessuna negligenza poteva essere imputata in quanto il cantiere era un «cantiere modello» e aveva scelto una azienda subappaltatrice con tutti i requisiti richiesti dalle norme a protezione dei lavoratori. «L'impegno per la sicurezza nei nostri cantieri commenta Roberto De Cian non è mai venuta meno, ne prima né dopo il tragico incidente. Siamo soddisfatti per l'esito anche se resta il dramma della scomparsa di un operaio impiegato in un nostro cantiere. Oltre a ciò resta anche il rammarico che ci siano voluti sette anni prima di veder riconosciute le nostre ragioni; troppi per vivere nell'incertezza di una condanna che è pesata a lungo sulla reputazione della nostra azienda».
La vicenda giudiziaria per la morte dell'operaio non è comunque finita. I giudici d'appello hanno invece rinviato gli atti in procura per vagliare la posizione del preposto al cantiere, Bledar Arapi, cugino di Dritan, che quel giorno dirigeva i lavori in assenza del titolare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino