IL LUTTOTREVISO (t.r.) È morta a 85 anni Bruna Tenni, figlia del campione di motociclismo Omobono Tenni, a cui è intitolato lo stadio di calcio di Treviso. Nato nel 1905 a...
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TREVISO (t.r.) È morta a 85 anni Bruna Tenni, figlia del campione di motociclismo Omobono Tenni, a cui è intitolato lo stadio di calcio di Treviso. Nato nel 1905 a Tirano, in provincia di Sondrio, trasferitosi negli anni Venti a Treviso, è considerato uno dei più importanti corridori di moto di tutti i tempi. Il Diavolo Nero, come lo chiamavano, è stato il simbolo della Moto Guzzi. A lui è intitolato lo Stadio di calcio di Treviso. Il funerale sarà celebrato stamattina nella chiesa di Santa Maria Maddalena, in via casa di Ricovero a Treviso. Nel 1949, un anno dopo la morte di Omobono Tenni, deceduto il primo luglio del 1948 nel Gran Premio di Berna, la figlia Bruna, assieme alla madre Ida Campanella e al figlio Giuseppe detto Titino (in onore del Tourist Trophy da lui vinto) aveva rilevato il negozio di via Santa Margherita, vendita di moto e accessori e prima concessionaria Guzzi a Treviso. Una storia legata anche al Gazzettino quella della famiglia Tenni. Il padre era meccanico delle moto che trasportavano le copie del Gazzettino appena stampato. Omobono Tenni faceva lo stesso lavoro. E ogni notte con il sidecar Guzzi partiva da Venezia carico di giornali e portava il Gazzettino nelle edicole della Valsugana. Con i soldi del Gazzettino riuscì a comprarsi la prima Guzzi e a diventare un campione.
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Il Gazzettino