Morta la contessina: era l'anima di villa de Reali

Morta la contessina: era l'anima di villa de Reali
CASIER91 anni portati con eleganza infinita e una vita trascorsa ad amministrare le proprietà di famiglia, da Dosson ad Altino. La chiamavano Contessina, con una malcelata nota...

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CASIER
91 anni portati con eleganza infinita e una vita trascorsa ad amministrare le proprietà di famiglia, da Dosson ad Altino. La chiamavano Contessina, con una malcelata nota di amaro per quella vita nubile. Lei soprassedeva e si entusiasmava per la musica, le rose e i giovani. È uscita dal teatro del mondo in punta di piedi Guarientina Guarienti di Canossa. Salutata e sepolta a Verona da pochi familiari, ma alla presenza del sindaco di Casier Renzo Carraretto, dell'ex vicesindaco Simona Guardati e di altre autorità senza neppure un'epigrafe a Dosson, dove era nata e a cui era legata da affetto sincero.

LA PARTECIPAZIONE
Aveva votato anche alle ultime elezioni e la sua villa era un luogo di comunità. Negli ultimi anni aveva sempre più di frequente aperto la sua casa alla musica. Veniva da Verona espressamente per ogni evento, riteneva doveroso fare gli onori di casa. Per questo gli abitanti di Dosson desiderano salutarla con una cerimonia funebre ufficiale: la Contessa era legatissima alla sua terra e alla villa de Reali. E gli abitanti di Dosson le volevano bene. «Nella vita ho sempre fatto ciò che mi ha insegnato mio padre: amministrare con scrupolo le nostre proprietà», così ripeteva la Contessa, ultima erede di una stirpe che affonda le radici nella figura di Matilde di Canossa. Dosson era il suo buen ritiro: qui riceveva i giovani scout, gli studenti. Qui apriva le porte all'arte e alle occasioni di cultura. Adorava le rose e i dolci: i secondi le erano quasi proibiti, le prime un grande dono. Soprattutto in bouquet. E tutte, rigorosamente, rosa. Nata in una villa in via Zermanesa poi centrata da una bomba durante la seconda guerra mondiale, Guarientina aveva vissuto per anni a Verona, a palazzo Canossa vicino a Castelvecchio. Ed è lì che il 9 novembre ha chiuso per sempre gli occhi assistita dalla fedele cameriera che ancora oggi va a rinfrescare la villa di Dosson.
L'ANNUNCIO

A dare la notizia l'ex vicesindaco Simona Guardati: «Sabato 9 novembre è mancata la Contessa Guarientina Guarienti di Canossa - informa Guardati - e da una serie di contatti mi sono resa conto che la notizia non è stata veicolata nella nostra comunità dove per tanti anni tutti noi abbiamo avuto il piacere e l'onore di conoscere la Contessa e di vivere dei momenti significativi, culturali, sportivi, aggregativi di ogni tipo, nel suo magnifico parco. Mancherà a tutti noi». Tanti sono i ricordi che la riguardano: dalle corse ippiche alle feste, dalle occasioni culturali a quelle mondane. Ora a Dosson si sta organizzando una messa in memoriam. «Credo sia giusto renderle omaggio, perché la sua figura e la villa sono sentiti come un fatto identitario da tutti i cittadini di Dosson. Era una donna volitiva, ma aveva una sua profonda simpatia. Grande amante della musica e degli artisti. Una donna che ha saputo farci capire il valore dell'ospitalità» conclude Guardati. Ora le sue proprietà sono state ereditate da due nipoti.
Elena Filini
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Il Gazzettino