Morì per cercare Isabella, sabato ricordo di Sasà

Morì per cercare Isabella, sabato ricordo di Sasà
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NOVENTA
Il 19 febbraio di 5 anni fa alle 16,50 il sommozzatore della Polizia di Stato Rosario Sanarico si è calato nelle gelide acque del Brenta a Noventa Padovana per collaborare alle ricerche del corpo di Isabella Noventa. Qualcosa non ha funzionato e il poliziotto è rimasto incagliato all'altezza delle chiuse di Stra. La macchina organizzativa si è subito mossa per riportarlo in superficie, sono stati momenti drammatici durati quasi un'ora. Quando il corpo dell'agente è tornato in superficie, è stato sottoposto ad interminabili manovre rianimatorie, ma alla fine il personale medico che fin da subito l'ha preso in cura non ha potuto far altro che constatarne il decesso.

IL CIPPO
Sabato sul luogo dove sorge un cippo in onore del valoroso poliziotto, compatibilmente con le restrizioni imposte dal Covid-19, verrà celebrato un momento di preghiera e di ricordo. Alla commemorazione presenzieranno i familiari più stretti di Rosario Sanarico, le più alte cariche della Questura e gli amministratori di Noventa che fin dalla morte di Rosario, conosciuto da tutti come Sasà, hanno deciso di rendere indelebile quella tragedia. La drammatica fine di Sanarico sconvolse tutta la comunità di Noventa. In quei giorni, subito dopo l'arresto di Freddy e Debora Sorgato e della tabaccaia di Camponogara Manuela Cacco, accusati dell'omicidio della segretaria di Albignasego Isabella Noventa, le ricerche degli investigatori della Questura si concentrarono appunto sulle acque del Brenta dove Freddy Sorgato aveva detto di aver occultato il cadavere. Ricerche che di fatto non dettero mai gli esiti sperati e provocarono la morte di un innocente. La famiglia del sommozzatore della Polizia di Stato è stata di fatto adottata dalla comunità di Noventa e ogni anno scendono lacrime di commozione nel ricordo di quel tragico giorno.

Sabato mattina sarà presente il sindaco Luigi Alessandro Bisato che fu tra i primi a chiedere di costruire il cippo commemorativo. Ancora oggi, chiunque passi da quelle parti, un lembo di terra a cavallo tra il Brenta e il Piovego e i comuni di Noventa, Stra e Vigonovo, si ferma davanti al monumento per un momento di riflessione. All'evento di sabato è prevista la presenza anche di Paolo Noventa, il fratello di Isabella, che non ha mai fatto mancare il suo appoggio morale alla famiglia Sanarico.
C.Arc.
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Il Gazzettino