MONTEBELLUNA Più di 90 ciclisti vestiti alla Fantozzi hanno partecipato

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MONTEBELLUNA Più di 90 ciclisti vestiti alla Fantozzi hanno partecipato alla prima edizione della Coppa Cobram disputatasi per le vie del centro e in alcuni luoghi suggestivi del...

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MONTEBELLUNA
Più di 90 ciclisti vestiti alla Fantozzi hanno partecipato alla prima edizione della Coppa Cobram disputatasi per le vie del centro e in alcuni luoghi suggestivi del capoluogo montelliano. Organizzato da Matteo Saretta con l'aiuto di alcuni amici e il contributo di 25 locali pubblici del centro, l'evento ha ottenuto un grandissimo successo, grazie all'abile regia della regina Elisabetta, alias Luca Zanetti. E' stato infatti lui il mattatore e il trascinatore di questa grande festa che ha portato in piazza Negrelli appassionati provenienti da Isola della Scala, Vicenza, Treviso, Cimadolmo ed altri comuni della Marca.

Alla partenza in Piazza Negrelli a tutti i concorrenti è stata consegnata la storica bomba di Fantozzi che è servita a carburare fin dall'avvio i concorrenti. E poi la lunga schiera di ciclisti per caso si è avventurata lungo la salita che ha portato prima a Mercato Vecchio, per una lauta colazione annaffiata dal prosecco, e poi nella bella villa Binetti di via Zuccareda.
Il chiassoso corteo infine, dopo un percorso di circa 10 chilometri, è ritornato in piazza Negrelli scortato dal parroco nelle vesti di Giulio Guarini e da un carro funebre della ditta B&B con tanto di bara incorporata. E poi gran finale con le premiazioni.
Per la cronaca a tagliare il traguardo per primo è stata, e non poteva essere diversamente, la regina Elisabetta che allo sprint ha preceduto alcuni volontari della cooperativa Do.Re.Mi alla quale sono stati devoluti i soldi raccolti. Infine un'apposita giuria ha premiato con una soppressa, una confezione di tazzine e un filone di pane i tre vincitori. Sul gradino più alto per l'abbigliamento più caratteristico Luca Gatto e Patrick Visentin di Caselle di Altivole, al secondo posto due donne Paola e Tatiana e al terzo il gruppo di Cimadolmo.
Luciano Beltramini
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Il Gazzettino