MONTEBELLUNA Il bioparco Noè, paradiso immerso nel verde in via Gazie, a

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MONTEBELLUNAIl bioparco Noè, paradiso immerso nel verde in via Gazie, a Guarda, nato oltre una decina di anni fa dalla passione di Natalino Comin, anima di Farenatura onlus, è...

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MONTEBELLUNA
Il bioparco Noè, paradiso immerso nel verde in via Gazie, a Guarda, nato oltre una decina di anni fa dalla passione di Natalino Comin, anima di Farenatura onlus, è diventato domenica anche uno splendido palcoscenico. E per il futuro, si appresta a rappresentare sempre di più il cuore di eventi pubblici, fra sport e natura. Un'occasione per ammirare un ambiente da favola. Anzi, per immergersi al suo interno. E respirarlo.

L'EVENTO
Indimenticabile, innanzitutto, l'evento di domenica. Quando decine e decine di Montebellunesi hanno percorso le viuzze del bioparco, fra i cavalli e i lama, ma anche i maialini e i gufi, oltre a piante e fiori di ogni tipo, ascoltando un carillon musicale che ha visto la partecipazione dei solisti e dei gruppi da camera dell'orchestra La Réjouissance. Cecilia Marcellin e Simon Pegoraro ai flauti; Elisa Marchetto e Stefano Grazioli viola e violoncello; Anna e Nicola Cicchino violino e violoncello; Nicolò Panziera e Davide Cadonà, clarinetti; Paolo Zanin e Vittorio Ponti, percussioni; Cecilia Toffoli, arpa, dislocato in vari punti del parco, hanno davvero incantato i presenti. Il modo migliore per celebrare la Festa della musica, premiando l'impegno dell'assessore alla cultura Debora Varaschin. Ma non è mancato, nel contesto della giornata, anche un momento dal significato storico.
LA TARGA

Al bioparco, infatti, alla presenza di varie autorità, è stata scoperta una targa su un monolite di roccia per ricordare le 14 vittime del bombardamento del 1945. Erano 14 i montebellunesi, tra cui 8 bambini, che si erano rifugiati nel tunnel sotto la linea ferroviaria per ripararsi dal bombardamento, e invece lì avevano perso la vita. Di qui la dedica. «Il parco è stato sempre utilizzato per attività sociali -commenta Natalino Comin- a cominciare dalla didattica per i bambini. Ora ci sono altre opportunità. Ad esempio, sono stato contattato anche dalla consigliera che si occupa della Montebelluna in rosa. Vorrebbero farla partire da parco Manin, farla passare per via Gazie dentro il bio parco. Noi siamo disponibili». Che Natalino Comin ami ambiente ed animali è del resto indubbio, Te li racconta, infatti, uno a uno, a cominciare, da furia. «Quel cavallo era destinato al macello -racconta Comin- ma l'ho visto, mi sembrava Furia cavallo del West che ricordavo da bambino. L'ho comprato e portato qua». (l.bon)
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Il Gazzettino