Montebelluna e Udine, c'è Cristiano De Andrè

Montebelluna e Udine, c'è Cristiano De Andrè
Dalle rivolte sociali del 1968 sono passati cinquant'anni. Due decenni...

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Dalle rivolte sociali del 1968 sono passati cinquant'anni. Due decenni esatti ci dividono dalla morte di Fabrizio De André (era l'11 gennaio 1999), artista che di quelle rivolte scrisse nelle strofe raccolte nel 1973 nel celebre concept album Storia di un impiegato. Domenica 24 febbraio il figlio del genio ligure Cristiano De André (nella foto) si esibirà al PalaMazzalovo di Montebelluna, a Treviso, con uno spettacolo che rilegge in chiave rock proprio i capolavori di quel disco, da cui il nome del tour di Cristiano. Tournée iniziata lo scorso novembre e attesa nelle prossime settimane in tutta Italia (tra gli appuntamenti fissati in calendario, anche il concerto al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, a Udine, in programma venerdì 5 aprile). Unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano, l'artista ha voluto portare in scena quest'opera a partire dal 50esimo anniversario del '68. «Un disco che mette in discussione le basi su cui si fonda il potere. Arrangiare Storia di un impiegato per me ha significato ha confessato Cristiano De André riportare in auge i figli della rivoluzione pacifista: l'utopia, l'anarchia, il Sogno, da una parte, il Potere, la paura, l'inabissamento delle qualità individuali a discapito delle esigenze globali, dall'altra. Come recita il testo di Nella mia ora di libertà. Un concept album sugli anni di piombo e sulla speranza di costruire un mondo migliore. Storia di un impiegato racconta infatti il gesto di un impiegato degli anni Settanta, animato dal ricordo della rivolta collettiva del Maggio francese del 1968». In collaborazione con Stefano Melone, Cristiano De André ha dato una nuova vita musicale alle canzoni del disco, un suono rock-elettronico, calibrato sui momenti psicologici del protagonista della storia, dall'iniziale clima di sfida dettato dall'introduzione sui giorni del Maggio francese sino al fallito attentato e al carcere. Non solo Storia di un impiegato, però. Insieme a capolavori come Il bombarolo o Verranno a chiederti del nostro amore, accompagnato dai musicisti Osvaldo Di Dio, Davide Pezzin, Davide Devito e Riccardo Di Paola, sul palco del PalaMazzalovo di Montebelluna Cristiano De André intonerà anche altri brani dal repertorio di Faber che hanno affrontato il tema della lotta per i diritti, come ad esempio La guerra di Piero. (V.Rus).

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Il Gazzettino