Montagna a confronto il presidente Padrin agli Stati generali

Montagna a confronto il presidente Padrin agli Stati generali
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VIVERE IN MONTAGNA
BELLUNO Il nome è altisonante. L'aspettativa altissima. Che poi possa essere davvero la svolta per la provincia di Belluno pare difficile assai. Ma non è il caso di porre limiti alla Provvidenza. E quindi non è il caso di porre limiti neppure agli Stati Generali della Montagna, che capitano in un momento provvidenziale per il territorio dolomitico, nel mezzo del guado tra le difficoltà della riforma Delrio e le luccicanti promesse di autogoverno e autonomia. Del resto, basta avere un po' di pazienza: gli Stati Generali della Montagna sono stati convocati per martedì, a Roma. La montagna anziché andare da Maometto, si trasferirà per una giornata negli uffici di Erika Stefani, ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie.

L'OBIETTIVO
«Approfittando della natura di sostanziale coordinamento che ha il Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie, ho pensato di cercare di unire strategicamente il dialogo e il confronto sui temi della montagna, considerato che di montagna ben si può parlare sia in ambito fiscale, turistico, ambientale, alimentare ed altro - ha detto qualche settimana il ministro Stefani -. Ho quindi convocato per il 16 ottobre gli Stati generali della Montagna, una grande occasione di confronto su vari temi, sotto il profilo ambientale, turistico, infrastrutturale e culturale. Vorrei che intervenissero tutti coloro che possano portare al contempo esperienza e idee nuove, conoscenza reale e spirito innovativo. Vi è un fondo a disposizione del ministero che riguarda bandi per i Comuni montani e il suo obiettivo è unificare le fonti di finanziamento per la montagna in modo da indirizzare sul territorio risorse più importanti per favorire lo sviluppo di queste zone». Insomma, pare di capire che il Bellunese potrebbe tornare da Roma senza aver perso poltrona. Anzi, senza aver perso tempo. Alla riunione parteciperanno anche le categorie economiche e produttive, e il presidente della Provincia, Roberto Padrin.
IL PROGRAMMA

Ad aprire gli Stati Generali, alle 10.30 a Palazzo Cornaro a Roma, sarà il ministro Stefani. Poi interverrà il capo del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie con l'illustrazione del Progetto ItaliAE, dedicato al percorso di riforma delle autonomie. Non mancheranno gli interventi dei presidenti delle Regioni, dell'Upi (unione Province italiane), dell'Anci (associazione nazionale Comuni italiani) e dell'Uncem (l'unione dei Comuni montani). Verranno gettate le basi per la costituzione di tavoli di lavoro ad hoc sui temi che riguardano da vicino la montagna e il Bellunese.
Damiano Tormen
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Il Gazzettino