MOGLIANO In caso di condanna potrà beneficiare di uno sconto di pena il

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MOGLIANOIn caso di condanna potrà beneficiare di uno sconto di pena il 15enne che lo scorso 22 marzo accoltellò Marta Novello, la 26enne di Mogliano salvatasi per miracolo...

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MOGLIANO
In caso di condanna potrà beneficiare di uno sconto di pena il 15enne che lo scorso 22 marzo accoltellò Marta Novello, la 26enne di Mogliano salvatasi per miracolo dall'agguato del giovane mentre faceva jogging poco lontano da casa, in via Marignana. Il Tribunale dei Minori di Venezia, ieri mattina, ha ammesso il giovane al rito abbreviato condizionato, ovvero con la possibilità di assumere ex novo altri elementi di prova. Soddisfatto il legale del ragazzo, l'avvocato Matteo Scussat, intenzionato, dopo la prima perizia psichiatrica che aveva escluso la sussistenza dell'infermità mentale, a chiedere sia sentito il proprio consulente di parte per aggiungere alcuni tasselli sul quadro psichico del ragazzo, a processo per tentato omicidio e tentata rapina aggravata. L'udienza è stata rinviata al 3 dicembre.

Ieri il 15enne ha ricevuto visita da parte del suo legale all'istituto minorile di Treviso. La Procura presso il Tribunale per i minorenni aveva chiuso le indagini preliminari a fine settembre, formulando a carico del ragazzo le imputazioni di tentato omicidio e tentata rapina. Ora la richiesta dell'abbreviato, che oltre ad accorciare i tempi, permetterà al 15enne di beneficiare dello sconto di un terzo della pena. Decisivi per le sorti del processo saranno le indicazioni della consulenza psichiatrica affidata durante le indagini al professor Camerin il quale ha concluso escludendo la sussistenza di una vera e propria infermità mentale e formulando un giudizio di immaturità a carico del quindicenne; giudizio che potrebbe aprire la strada ad una dichiarazione di non imputabilità, come prevede il codice minorile.

La ventiseienne, che nel frattempo si sta riprendendo dalle ferite riportate, non potrà costituirsi parte civile contro il suo aggressore in quanto non è previsto. Per ottenere il risarcimento dei danni subiti potrà rivolgersi al Tribunale civile, citando a giudizio i genitori del quindicenne che sono chiamati a rispondere delle sue azioni. Cosa che per il momento Marta non sembra avere intenzione di fare: la famiglia per ora ha soltanto voglia di lasciarsi alle spalle questa brutta esperienza, come ha confermato il loro legale, l'avvocato Alberto Barbaro. Nel frattempo il ragazzino si trova detenuto nel carcere minorile di Treviso. (A.Belt)
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Il Gazzettino