Modesta entità, assolti dal furto

Modesta entità, assolti dal furto
(lo.zo.) Prime sentenze di non doversi procedere vista la tenue entità del fatto arrivate ieri in tribunale a Rovigo, ai sensi della legge di recente entrata in vigore. Una...

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(lo.zo.) Prime sentenze di non doversi procedere vista la tenue entità del fatto arrivate ieri in tribunale a Rovigo, ai sensi della legge di recente entrata in vigore. Una norma che ben si attaglia soprattutto ai cosiddetti "reati bagatellari", come furti di generi alimentari e merce per pochi euro.

Le prime pronunce di questo tipo ieri sono state domandate sia dalla pubblica accusa, affidata al pm Carlo Castrignanò, che ovviamente dalla difesa. Il giudice Valentina Verduci, dopo una breve camera di consiglio, ha deciso in questo senso in entrambi i processi di questo tipo. Si trattava di due tentati furti davvero da poco. Nel primo caso, più o meno 2 euro e 18 centesimi. Questo il valore delle due lampadine che l'imputato, un polesano, avrebbe cercato di portare via da un bazar gestito da cittadini cinesi. Avevano proceduto i carabinieri, allertati dai gestori che si erano accorti di quanto si stava verificando. Il furto non si era comunque perfezionato.
Il secondo processo era ancora più elementare. Teatro dei fatti era Rovigo. Si trattava del furto - anche questa volta solamente tentato - di una vecchia bicicletta, di valore davvero ridotto. Anche in questa circostanza l'epilogo è stato il medesimo: non doversi procedere per la tenue entità del fatto che veniva contestato all'imputato. Lo scopo della nuova normativa è essenzialmente quello di avere un effetto deflattivo sul carico di lavoro dei giudici, snellendo quindi i tempi.
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Il Gazzettino