Mobilità, il piazzale che non c'è

Mobilità, il piazzale che non c'è
Il rifacimento del piazzale Santa Maria Elisabetta non ha portato solo a un risultato esteticamente discutibile, come ha constatato l'assessore ai Lavori pubblici Francesca...

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Il rifacimento del piazzale Santa Maria Elisabetta non ha portato solo a un risultato esteticamente discutibile, come ha constatato l'assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto, ma anche ad una situazione scarsamente funzionale dal punto di vista della mobilità. Là dove c'era una rotatoria a misura di autobus ora c'è un rettilineo a doppio senso di marcia, con le fermate dei mezzi pubblici non sempre in coincidenza con il grande terminal dei vaporetti e delle motonavi. Il fatto di aver ridotto il piazzale ad una strada ha di fatto eliminato i posti di carico e scarico, così che diventa difficile, se non impossibile, accompagnare qualcuno ai vaporetti senza intralciare il passaggio. Essendo diventato difficile arrivare in macchina e con i pullman che passano di rado (soprattutto a nord del gran Viale), i lidensi si sono attrezzati con biciclette e scooter. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: pochi spazi attrezzati e mezzi su due ruote disposti a casaccio ovunque ci sia uno spazietto. Le aree per gli scooter sono poi così esigue che ormai è abitudine (come si vede nella foto) posteggiarne due nello spazio di uno, costringendo poi i proprietari meno prestanti a chiedere aiuto per tornare a casa.

Le biciclette sono un problema a parte, che non si è mai voluto affrontare davvero. A centinaia riempiono il Piazzale e il Gran Viale, una vera e propria invasione, che da anni è diventata un fenomeno fuori controllo. Gli spazi sono al collasso, tanto che, spesso, i residenti che raggiungono in bici il terminal dei vaporetti sono costretti a posizionare la bici ovunque. Al numero eccessivo di biciclette rispetto a quanto si riesca a custodirne, si aggiungono anche situazioni di abbandono e degrado. Molte biciclette si confondono tra rifiuti, erbe e arbusti incolti, diverse sono inutilizzabili perché deteriorate o prive di alcuni componenti, altre sono attaccate con i lucchetti ai pali della luce, ai cartelli stradali o sopra le aiuole. I punti critici sono molteplici, tra cui: lo spazio in Via Sandro Gallo, a fianco della banca, l'inizio di Via Doge Michiel, il marciapiede antistante l'agenzia di viaggi "Trident" in Gran Viale, diversi punti del Gran Viale stesso e l'area tra il terminal dei vaporetti e il benzinaio, in Riviera Santa Maria Elisabetta. Il presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina Danny Carella afferma che da tempo è attivo il dialogo e la ricerca di un compromesso con Insula per individuare un'area che possa comprendere più biciclette possibile. Salvatore Lihard, del Comitato Altro Lido, contesta alla Municipalità e al Comune la mancanza, nel progetto del rifacimento dell'arredo urbano di Insula, di uno stazionamento e di un numero di rastrelliere adeguato per le biciclette.
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Il Gazzettino