MIRANO La direttrice Miranese è tra le strade più inquinate di Mirano.

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MIRANOLa direttrice Miranese è tra le strade più inquinate di Mirano. Ma in campagna, lontano dal traffico, non si sta meglio, visto che a Campocroce c'è lo stesso mal d'aria...

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MIRANO
La direttrice Miranese è tra le strade più inquinate di Mirano. Ma in campagna, lontano dal traffico, non si sta meglio, visto che a Campocroce c'è lo stesso mal d'aria di via Cavin di Sala e via della Vittoria. A dirlo sono le lenzuola: quelle distribuite alcuni mesi fa da Legambiente a 65 famiglie miranesi, esposte per un mese ai balconi in zone diverse e poi analizzate dai volontari dell'associazione, attraverso una scala colorimetrica che associa l'annerimento del panno all'assorbimento di polveri sottili. E' emerso che sulla maggioranza delle federe si sono depositate circa 18-23 grammi di polveri ciascuna. Bene, ma non benissimo: l'aria pura non è e si sapeva. Tra l'altro, annota Legambiente, l'analisi non è stata fatta nemmeno nel periodo peggiore dell'anno, quello invernale, ma a marzo. Ma nonostante ciò le zone rosse esistono: fino a 38 grammi per lenzuolo sono stati riscontrati, per esempio, nei panni stesi sopra via Cavin di Sala e di via della Vittoria, strade provinciali ad alto scorrimento di traffico.

Ma la sorpresa arriva dalla campagna: a Campocroce si sono riscontrati gli stessi dati e la colpa, in questo caso, non può essere di auto e camion. «Una delle cause - spiega Pierluigi Paloscia di Legambiente Miranese - potrebbe essere in questo caso il regolare utilizzo di stufe a biomassa e camini aperti, altri due agenti altamente inquinanti». Insomma, traffico al banco degli accusati sì, ma non è solo. La nube velenosa si estende sopra tutto il territorio e le fonti, com'è noto, sono diverse.
CRITICITÀ

«Nell'insieme - continua Paloscia - questi numeri evidenziano le stesse criticità della qualità dell'aria registrate dalla centralina indipendente di via Dante, collocata a dicembre 2018 nella nostra sede». Attualmente le centraline della rete indipendente sono 19 e monitorano le polveri sottili PM 10 e PM 2,5, 24 ore su 24 con un report ogni 5 minuti. Quella di via Dante, esaminando i primi 120 giorni di funzionamento (i mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile) ha mostrato come per 45 giorni siano stati superati i limiti di media giornaliera previsti dalla normativa per le PM 10. La legge italiana prevede che il superamento possa verificarsi al massimo per 35 giorni l'anno. Dunque Miranese fuorilegge. Per sottolinearlo ancora una volta Legambiente è già al lavoro per la prossima stagione invernale: con le altre associazioni aderenti al Forum dell'aria, monitorerà la qualità dell'aria davanti alle scuole con l'ausilio di centraline mobili, per verificare la concentrazione di polveri respirata dai ragazzi ogni mattina nel percorso casa-scuola.
Filippo De Gaspari
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Il Gazzettino