«Mio figlio è a casa, grazie agli angeli»

«Mio figlio è a casa, grazie agli angeli»
«E' tornato a casa. Grazie Venezia...». A ringraziare la città, in una lettera aperta, il papà del bambino di otto anni che, martedì scorso, era caduto da una delle finestre...

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«E' tornato a casa. Grazie Venezia...». A ringraziare la città, in una lettera aperta, il papà del bambino di otto anni che, martedì scorso, era caduto da una delle finestre di casa, a San Pietro di Castello. Un incidente che, fortunatamente, non si è trasformato in tragedia. Immediatamente trasportato all'ospedale di Treviso, le condizioni del piccolo non erano apparse gravi. Tanto che è già stato dimesso. «Ora che è tornato a casa, miracolosamente illeso, mia moglie ed io vorremmo cogliere l'occasione, attraverso i mezzi di comunicazione, per ringraziare alcune persone che, nella circostanza, hanno dimostrato grande cuore e generosità - scrive il padre, ufficiale della Marina militare, che vive con la famiglia nel compendio di San Pietro -. Innanzitutto le persone intervenute immediatamente come i tanti amici, colleghi e conoscenti, che ci sono state poi vicine nei giorni seguenti. La scia di affetto di cui ci hanno coperto è stata di grande conforto. Poi il personale medico del 118 di Venezia e dell'ospedale di Treviso che hanno assistito il piccolo con affettuosa e scrupolosa professionalità. La loro sicurezza nel gestire l'emergenza ci ha rassicurato che comunque nostro figlio fosse nelle migliori mani». Un ringraziamento esteso anche a «quei tassisti che, senza nulla chiedere in cambio, hanno concesso a me di seguire subito e velocemente piccolo e mamma mentre si spostavano in idro ed eliambulanza» continua il padre. «Nel dramma del momento, ognuno, per la sua parte, ci ha offerto quell'umanità che ci auspichiamo dal nostro prossimo, e che a Venezia abbiamo trovato, sincera e amorevole - conclude la lettera -. A tutti questi angeli: Grazie! Venezia ci ha dimostrato il suo cuore: non lo dimenticheremo mai...».

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Il Gazzettino