Minori scomparsi, fondo ad hoc 60mila euro per aiutare le scuole

Minori scomparsi, fondo ad hoc 60mila euro per aiutare le scuole
SCUOLA E DISAGIOTRIESTE Un fondo per interventi di supporto alle istituzioni scolastiche pari a 30 mila euro per il 2018 e altrettanti per il 2019. Lo prevede la proposta di legge...

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SCUOLA E DISAGIO
TRIESTE Un fondo per interventi di supporto alle istituzioni scolastiche pari a 30 mila euro per il 2018 e altrettanti per il 2019. Lo prevede la proposta di legge (primo firmatario Armando Zecchinon, Pd), che ieri ha ricevuto il via libera dal Consiglio regionale, finalizzata a sostenere percorsi scolastici volti a promuovere azioni di supporto nel caso di scomparsa dei minori.

Le scuole che dovessero affrontare tali problematiche, potranno accedere al fondo anche con il supporto di professionisti esterni che abbiano competenze specifiche pedagogiche e che operino con i consultori e i servizi dei Comuni per gli aspetti sanitari e socio-assistenziali. L'obiettivo è dunque fornire un supporto alla classe che dovesse essere interessata dal fenomeno della scomparsa di un minore per accompagnare, con percorsi concreti, la gestione della perdita di un componente, creando un ambiente capace di sostenere e fronteggiare situazioni difficili e spesso imprevedibili ma, non per questo, meno impattanti su bambini e ragazzi.
Il provvedimento originale è stato modificato alla luce delle osservazioni avanzate in fase di audizioni: gli articoli riguardanti i reati connessi alla scomparsa dei minori e i settori socio-sanitari avrebbero potuto invadere la competenza statale e anche lo stesso termine scomparsi ha generato fraintendimenti in quanto la tutela non si limitava ai minori stranieri non accompagnati ma a tutti i tipi di scomparsa, anche le fughe da casa o dagli istituti, la sottrazione da parte di un genitore o l'allontanamento volontario.
L'attenzione è stata dunque focalizzata sul sostegno scolastico in caso di scomparsa di minore e alle ripercussioni nella classe, quali la morte prematura del minore o gravi patologie invalidanti. La norma approvata indica per minori scomparsi chi si allontana volontariamente dalla famiglia, sottratti contro la propria volontà, prematuramente deceduti o che a causa di una grave patologia sospendono per lunghi periodi la frequenza scolastica e al ritorno a scuola mostrano evidenti segni di malattia ma anche di grave trauma. Destinatari sono le scuole, i soggetti pubblici territoriali e privati senza scopo di lucro e che abbiano tra i propri fini istituzionali la formazione e che siano accreditati.
«L'errore più grave ha osservato Zecchinon è costituito dal rischio del silenzio, la scuola ha bisogno di un approccio al problema molto attento e capace di rispondere alle esigenze e diventa ancora di più una comunità educativa ed educante, la famiglia non può non essere coinvolta e ha il dovere di essere informata e al contempo accompagnata nel processo di elaborazione della perdita».
Non ha partecipato al voto il Movimento 5 Stelle, che teme un appesantimento burocratico del settore. Si sono astenuti Autonomia responsabile e Forza Italia ad eccezione di Bruno Marini che ha votato a favore. Approvato anche il disegno di legge a sostegno delle Università della Terza età e della Libera età nell'ambito dell'apprendimento non formale.

Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino