Militante di Casapound pestato in calle

Militante di Casapound pestato in calle
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IL CASO
VENEZIA A dare l'allarme è stata una signora che si è trovata a passare e ha visto il ragazzo a terra dolorante dopo essere stato picchiato. Siamo a Castello nei pressi di Salizada Santa Giustina. Solo quando arrivano i carabinieri si riesce a definire lo scenario di quella che, dal racconto della vittima appare un'aggressione di stampo politico. L'episodio risale a qualche sera fa, venerdì scorso, attorno alle nove.

Ai militari il giovane dichiara di avere incrociato alcuni simpatizzati del Morion che lo hanno attaccato quando lo hanno riconosciuto quale militante di estrema destra. Sarebbero stati in cinque o sei a malmenarlo, per poi allontanarsi del tutto indisturbati.
Bersaglio degli antagonisti, almeno stando alla versione raccolta, uno studente universitario di vent'anni residente in centro storico, attivista di Casapound che è stato accompagnato al pronto soccorso del Civile per essere medicato.
Contattato sui social, il ventenne ha preferito non commentare per evitare strumentalizzazioni.
Del fatto è stata informata anche la polizia e in particolare la Digos.
TENSIONE
L'aria che tira in città non è per niente buona sul fronte della contrapposizione mai sopita fra no global e neofascisti e le scaramucce, più o meno gravi non si contano. Fra gli ultimi banchi di prova quello che ha tenuto col fiato sospeso il centro storico lo scorso 18 febbraio. Una domenica ad alta tensione per il comizio elettorale in campo San Geremia del leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, per la presentazione dei candidati veneti nella lista Italia agli Italiani creata con Fiamma Tricolore. «Combatteremo il fascismo con ogni mezzo necessario» gli striscioni che cominciano a comparire accompagnati dall'immagine di due ragazzi con il coltello, scena del film Bastardi senza gloria. È immediata infatti la reazione dei centri sociali che fanno appello a tutto il mondo che si riconosce nell'antifascismo: la questura non autorizza l'annunciata contro manifestazione e per evitare gli scontri Leu offre agli antagonisti lo spazio di piazzale Roma richiesto a fini elettorali. La città è blindata.
Trecento gli uomini schierati per l'ordine pubblico. Risolutivo il coup de theatre di spostare all'ultimo momento in Riva degli Schiavoni il ritrovo dei camerata spiazzando tutti, a partire dai contestatori.
In questo modo si è evitato anche il minimo contatto fra gli opposti schieramenti.
Ma si ha la sensazione che si tratti solo di un rinvio.

Monica Andolfatto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino