ROMA - Ottobre mite favorisce le partenze dalla Libia e il 2016 si avvia a diventare l'anno record per numero di migranti sbarcati sulle coste italiane. Ad oggi se ne contano...
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VERSO IL RECORD - I numeri sono ancora più imponenti se si contano i 4.300 soccorsi che ieri hanno toccato terra nei porti siciliani e i 2.200 salvati nella stessa giornata. Negli ultimi 3 giorni sono circa 12mila le persone recuperate nel Canale di Sicilia. Tra di loro anche altri 34 morti, di cui tre bambini. La procura di Palermo ha aperto un'indagine. Oltre alle navi di Marina Militare, Guardia Costiera e Frontex, anche diversi mercantili sono stati coinvolti negli interventi di salvataggio tra le coste nordafricane e quelle siciliane. Al largo della Puglia sono stati soccorsi 95 pakistani a bordo di un veliero, tra i quali 21 minorenni non accompagnati. Un flusso continuo che preoccupa il Viminale e che - allo stato - lascia prevedere che il record dei 170mila a fine anno verrà superato.
167MILA IN SISTEMA ACCOGLIENZA - Il sistema d'accoglienza è messo sotto forte pressione dai nuovi sbarchi: ad oggi sono ben 167mila gli stranieri ospitati nei centri e nelle strutture temporanee. Tra le regioni, in testa c'è la Lombardia (13%, pari a 22mila persone), seguita da Sicilia, Piemonte, Lazio, Veneto e Campania, tutte con l'8% (circa 13mila ospitati per ognuna). Tra le nazionalità dichiarate al momento dello sbarco prevalgono i nigeriani (20%), seguiti da eritrei (12%), guineani (7%) e gambiani (6%). Ingente anche il fenomeno dei minori non accompagnati, che hanno superato quota 20mila, contro i 12mila dell'intero 2015.
VESTITI CONTRAFFATTI - Domenica a un gruppo di migranti giunti a Napoli sono stati consegnati capi di vestiario contraffatti sequestrati. L'originale riuso del materiale è stato autorizzato dai magistrati al prefetto di Napoli. All'iniziativa ha plaudito il ministro dell'Interno, Angelino Alfano: è un esperimento, ha rilevato, che potrà essere «replicato su scala nazionale».
NO DELLA LEGA - La Lega continua ad attaccare. «I geni della Nato, menti illuminate - dice il segretario Matteo Salvini - invece di schierare uomini e mezzi ai confini con la Russia, usino uomini e mezzi nel Mediterraneo per difenderci da un'invasione di clandestini senza precedenti. Se la Nato non farà nemmeno questo allora è proprio inutile continuare a farne parte e tanto vale uscirne». Opposto il parere del presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Non bisogna «credere - ha sostenuto - che costruendo dei reticolati o dei muri o interrompendo delle traversate si possa risolvere il fenomeno. Non si risolve niente, si acuiscono semmai i risentimenti e le povertà».
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Il Gazzettino