Migrante aggredita, il paese si ribella: «Torniamo in piazza per la sicurezza»

Migrante aggredita, il paese si ribella: «Torniamo in piazza per la sicurezza»
TRIBANO «Torneremo in piazza, per chiedere più sicurezza, questa...

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TRIBANO

«Torneremo in piazza, per chiedere più sicurezza, questa situazione non è più tollerabile». A dirlo è Massimo Cavazzana, capogruppo di Tribano rinasce, una delle liste che siedono all'opposizione del sindaco Piergiovanni Argenton, dopo i fatti di venerdì notte accaduti nella frazione di Olmo, nel piazzale adiacente la chiesa parrocchiale. Qui, una ragazza nigeriana non ancora ventenne, è stata trovata semi svestita e sanguinante, dopo essere stata scaricata da un furgone che è poi ripartito a tutta velocità. Immediatamente soccorsa, la giovane è stata accompagnata da un'ambulanza del Suem 118 all'ospedale di Schiavonia, dove è stata medicata e dimessa nel pomeriggio di sabato: non è ancora dato sapere se le sia stata usata violenza nel corso della serata trascorsa fuori dalla struttura che la ospita. Sul fatto indagano i carabinieri di Tribano. La preoccupazione ora comincia a serpeggiare tra gli abitanti della frazione, che ospita due comunità di donne immigrate nei locali delle ex scuole, proprio al confine con il comune di Bagnoli di Sopra. Qui è stata realizzata alcuni anni fa la Casa del buon Samaritano, dove l'associazione Fraternità e servizio, del gruppo Polis, si prende cura di ragazze straniere con bambini. Da alcuni mesi il piano terra è stato messo a disposizione della Cooperativa Now di Conselve, che segue alcune giovani donne richiedenti asilo, tra le quali la 19enne nigeriana malmenata venerdì notte. «In questi anni i comuni di Bagnoli di Sopra , Cona e tutti i paesi limitrofi hanno subito pressioni e imposizioni accrescendo il disagio sociale, con il conseguente aumento di furti e violenze» dice Massimo Cavazzana. «La gente è stanca di vedere malviventi e maleducati che girano indisturbati o, peggio ancora, che se vengono arrestati poco dopo sono nuovamente in strada», prosegue Cavazzana nel suo ragionamento. «Lo Stato non può chiedere alla gente di rispettare le normative fiscali, chiedendo giustamente il pagamento delle tasse e delle multe, anche le più infime, e poi lasciarci soli di fronte ai delinquenti e al disagio sociale imposto per direttiva dal Prefetto di turno». Secondo il consigliere tribanese «non si tratta di aumentare le sanzioni, ma di capovolgere la mentalità dell'impunito, di dare fiducia al cittadino che denuncia comportamenti sbagliati e rivolgendosi allo Stato pretende che questo intervenga con fermezza». Il sindaco di Tribano Piergiovanni Argenton fa notare che «quando si è deciso di ospitare donne immigrate nelle ex scuole eravamo tutti preoccupati, spero che questo triste episodio aiuti a trovare maggiori tutele per queste donne esposte a tale tipo di rischi e che presto i colpevoli siano individuati».

Nicola Benvenuti
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Il Gazzettino