Mignolo storto per la vittima

Mignolo storto per la vittima
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Aveva reagito in malo modo alla richiesta di esibire il biglietto. Il povero controllore era stata investita di insulti e minacce. Poi la viaggiatrice, in preda all'ira, si era avventata sulla malcapitata storcendole il dito mignolo della mano sinistra. Lo spiacevole episodio, avvenuto il 23 maggio 2016 sul treno regionale 20673 Padova-Rovigo, dovrebbe approdare a breve in un'aula di giustizia. È questo il senso dell'ordinanza con cui il gip di Rovigo Alessandra Martinelli ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura ordinando un supplemento di indagini e indicando le imputazioni di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e minacce. A rischiare il processo è Doina Dujac, 48 anni, romena con residenza a Papozze. Quel giorno la donna viaggiava sul treno regionale diretto a Rovigo. Mentre era seduta, lungo la tratta compresa tra le stazioni di Monselice e Rovigo era stata avvicinata dal controllore Francesca Carraro, 24 anni, residente a Riese Pio X, che le aveva chiesto di poter controllare il suo biglietto. La 48enne aveva mostrato un tagliando di viaggio che risultava timbrato quattro volte. Quando l'incaricata di pubblico servizio gliel'aveva fatto notare Doina Dujac era andata su tutte le furie imprecando e pronunciando offese all'indirizzo del controllore. Una volta arrivata alla stazione di Rovigo, la donna aveva fatto perdere le proprie tracce mentre il controllore si era recata a denunciare l'accaduto negli uffici della Polfer. I poliziotti avevano acquisito le immagini girate dagli impianti di videosorveglianza della stazione oltre a quelle registrate sul treno. Erano quindi riusciti ad identificare e denunciare l'autrice dell'aggressione. Nel frattempo Francesca Carraro si era fatta visitare al pronto soccorso dell'ospedale di Asolo dove i sanitari avevano riscontrato una lesione al mignolo della mano sinistra, con una prognosi di tre giorni. La giovane, assistita dall'avvocato Pierilario Troccolo, si è poi opposta alla richiesta di archiviazione della Procura per «particolare tenuità del fatto». E il gip Martinelli ha accolto l'istanza della parte offesa che ha posto l'accento sulla condotta particolarmente offensiva della 48enne, evidentemente abituata a viaggiare gratis, visto che il biglietto esibito presentava quattro timbrature. Il fascicolo è tornato sulla scrivania del pm Davide Nalin per gli accertamenti indicati dalla vittima.

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Il Gazzettino