Miasmi di cloro in piscina malori tra i pallanuotisti

Miasmi di cloro in piscina malori tra i pallanuotisti
IL CASOESTE Una normale partita di pallanuoto di fine campionato si è trasformata in un incubo per i giocatori bellunesi della Sportivamente, che una settimana fa avevano...

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IL CASO
ESTE Una normale partita di pallanuoto di fine campionato si è trasformata in un incubo per i giocatori bellunesi della Sportivamente, che una settimana fa avevano festeggiato la promozione in serie C. Ma ieri sera, nella piscina di Este, è successo l'incredibile. Un problema tecnico - forse ai filtri, forse nel trattamento o nell'utilizzo dei dosatori del cloro - ha reso irrespirabile l'aria. E per chi stava in acqua, è andata anche peggio, a causa di esalazioni che hanno impedito la normale respirazione, fino a indurre al vomito qualche giocatore.

LACRIME E VOMITO
«Sinceramente mi sono spaventato», ammette l'allenatore della squadra bellunese, Stefano Fratoni, cui pure non manca l'esperienza nelle piscine di tutta Italia, da giocatore e da tecnico. «Non mi era mai capitato nulla di simile, io stesso lacrimavo per quanto era irrespirabile l'atmosfera in piscina». Dopo due tempi di gioco (una partita ne prevede quattro), di fronte ai ripetuti reclami dello stesso Fratoni, l'arbitro Michele Papa ha atteso qualche azione della terza frazione e infine, sul punteggio di 8-4 per la Sportivamente, ha fischiato la fine dell'incontro. Impraticabilità del campo, la paradossale motivazione, rarissima nella pallanuoto.
MAI PRIMA DI IERI
A sentire i padroni di casa del Team Euganeo - riferiscono dal club bellunese - il problema non si era mai verificato prima. «Si sono scusati comunque», dice Fratoni. Nella piscina comunale del comune padovano, tra l'altro, prima dell'ingresso sul piano vasca delle due squadre, le corsie erano affollati dai corsi di nuoto, anche dei bambini. Se i miasmi si fossero liberati durante la loro presenza in acqua, le conseguenze sarebbero potute essere ben peggiori. Il mal funzionamento dell'impianto - così come subito denunciato dalla Sportivamente - invece è iniziato proprio durante il riscaldamento pre partita. «I ragazzi mi hanno chiesto subito gli occhialini», spiega Fratoni: nella pallanuoto, in genere la fase di preparazione pre-gara, tra primi metri sciolti, progressiva intensificazione del ritmo del nuoto, sprint, palleggi e tiri con il pallone, si svolge come si gioca. Senza occhialini. Ma ieri sera a Este non era possibile. «Tutti tossivano, dopo uno scatto erano costretti a fermarsi, in difficoltà».
VITTORIA O RIPETIZIONE

La beffa finale, per la Sportivamente, è che la partita potrebbe anche essere ripetuta. Non è detto che venga omologato il risultato al momento dell'interruzione, né che sia assegnata la vittoria a tavolino. Ma se si torna a Este, speriamo che l'acqua clorata non faccia più scherzi.
Maurizio Ferin
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Il Gazzettino