«Mia figlia poteva morire»

«Mia figlia poteva morire»
BORGORICCO«I medici del reparto di Pediatria dell'ospedale di Camposampiero mi hanno detto di andare alla Basilica del Santo perché le mie figlie potevano morire». ...

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BORGORICCO
«I medici del reparto di Pediatria dell'ospedale di Camposampiero mi hanno detto di andare alla Basilica del Santo perché le mie figlie potevano morire».

Inizia così il drammatico racconto della mamma delle bue bambine di 15 mesi e sette anni aggredite da un cane di razza Bull Terrier nel parco Don Bosco di via Fanton a San Michele di Borgoricco.
IL PANICO
La cronaca di un pomeriggio drammatico comincia alle 17.30 di un'assolata giornata di fine estate. «Sono arrivata al parco in bici con le mie figlie. Con la più piccola siamo andate sull'altalena, la più grande si è messa a giocare nell'area verde». Qualche minuto dopo, all'improvviso, solo e senza guinzaglio, è entrato nel parco il grosso cane. «Aveva gli occhi spiritati - ha proseguito la mamma - senza alcun motivo particolare si è avventato sulla mia bimba che giocava sull'altalena. L'ha morsa ripetutamente al sederino e alla schiena. Mentre la piccola cominciava a urlare, sono arrivate in mio aiuto altre mamme presenti al parco. Abbiamo provato in tutte le maniere ad allontanarlo e fargli mollare la presa dalla mia bambina, che nel frattempo è stata graffiata anche al volto con la zampa a pochi centimetri dall'occhio». Quando, dopo interminabili minuti di terrore il cane si è allontanato dalla neonata, poi ha iniziato il secondo raid.
SECONDO ASSALTO
«Da quanto mi hanno raccontato i numerosi testimoni che hanno assistito alla scena - ha proseguito ancora sotto choc la mamma - il Bull Terrier ha cominciato a correre verso gli altri bambini presenti nel parco. Mia figlia più grande è scivolata a terra ed è finita a sua volte sotto le grinfie di quel cane. È stata morsa ripetutamente alle gambe, ha entrambi i polpacci bucati ed è stata suturata con più punti per ricucire le ferite provocate da quella furia inaudita». Da quanto si è appreso il cane, che ha aggredito le due bimbe e scatenato il terrore nell'area verde Don Bosco anchein passato, sarebbe fuggito. Ma da dove è scappato lunedì pomeriggio? Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Polizia locale della Federazione del Camposampierese l'animale era stato dato in affido dalla proprietaria ad una seconda persona. Decine di testimoni sono pronti a confermare che nel parco l'animale è entrato da solo. È inevitabile che la vicenda avrà risvolti giudiziari visti i danni psicologici e fisici provocati alle bimbe, ai suoi genitori e a tutti coloro che stavano godendo di uno degli ultimi pomeriggi di sole prima dell'arrivo dell'autunno. «Mia figlia più piccola - ha concluso la mamma - dopo essere stata visitata e medicata in ospedale è stata dimessa. Più problematico il decorso della più grande che fino a ieri è rimasta ricoverata sotto stretta osservazione. È rimasta in sala operatoria per quasi due ore per essere medicata. Ora, al pari della sorellina, oltre ad una lunga convalescenza, dovrà seguire un percorso psicologico per tentare di dimenticare un pomeriggio di autentica paura».

Gli agenti della Polizia locale stanno effettuando tutti gli accertamenti per capire a chi fosse stato dato in affido il cane e il motivo per cui, senza guinzaglio e soprattutto senza una guida l'animale è entrato nel parco stracolmo di bambini intenti a giocare. In paese tutti conoscono quel cane e l'auspicio è che situazioni al limite come quella accaduta lunedì pomeriggio non debbano più verificarsi.
Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino