«Mi sono difesa». Ma resta in carcere

«Mi sono difesa». Ma resta in carcere
FAGAGNA - «È molto dispiaciuta per la situazione che si è venuta a creare e confida che il suocero si rimetta quanto prima», ma continua a ribadire «di essersi solo difesa»,...

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FAGAGNA - «È molto dispiaciuta per la situazione che si è venuta a creare e confida che il suocero si rimetta quanto prima», ma continua a ribadire «di essersi solo difesa», la 29enne colombiana di Pasian di Prato, Diana Hurtado Patino, che nelle prime ore di venerdì scorso ha accoltellato il suocero alla gola a Fagagna. Lo ha fatto anche ieri nel corso dell'udienza di convalida dell'arresto, davanti al gip del tribunale di Udine Daniele Faleschini Barnaba che ha convalidato l'arresto e disposto la custodia in carcere chiesta dalla Procura. Assistita dal suo avvocato, Andrea Dri, la donna ha ribadito in aula la sua versione dei fatti, ovvero di essersi solo difesa. «È chiaro che non volesse uccidere nessuno. Ci sono ancora tanti aspetti da approfondire - spiega il legale -. Se fosse un dramma della gelosia come ipotizza l'accusa perché rivolgersi contro il suocero anziché contro il marito o la sua amante?» Proprio nel corso dell'udienza la giovane, che indossava una maglietta bianca e un paio di leggings, ha mostrato al giudice alcuni dei lividi che porta ancora sulle gambe. Nell'immediatezza dei fatti la donna è stata anche ricoverata in pronto soccorso. La difesa ne aveva invocato la scarcerazione per legittima difesa e solo in subordine una misura che ne vietasse l'avvicinamento al suocero e alla sua compagna. Il legale si riserva anche «di presentare eventualmente una denuncia per lesioni e minacce. La pistola non doveva trovarsi in quella casa».

E.V.

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Il Gazzettino