«Mi sono affacciata in strada, non c'era nessuno»

«Mi sono affacciata in strada, non c'era nessuno»
PADOVA «Ho sentito gli spari, ma quando mi sono affacciata non c'era nessuno. Non ho nemmeno sentito qualcuno scappare, tipo una persona che corre via o un'auto che sgomma. Mi...

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PADOVA «Ho sentito gli spari, ma quando mi sono affacciata non c'era nessuno. Non ho nemmeno sentito qualcuno scappare, tipo una persona che corre via o un'auto che sgomma. Mi sono svegliata spaventata, ho controllato sulla strada, ma non c'era nulla di strano».

A parlare è una vicina di casa della famiglia Gervasutti. Abita proprio nel condominio di fronte alla villetta di via Ravizza, dove ieri notte un malvivente ha esploso cinque colpi d'arma da fuoco. Spari che hanno rimbombato tra i palazzi e le case singole di un isolato residenziale di solito molto tranquillo, e che hanno svegliato di soprassalto chi abita nei dintorni.
Cinque colpi, uno dietro l'altro, esplosi in maniera ritmica, separati da una frazione di secondo, che hanno stupito i vicini di casa del giornalista Ario Gervasutti e della sua famiglia. Qualcuno si è affacciato alle finestre ma i delinquenti si erano già dileguati.
«Ho capito subito che erano spari - racconta un altro residente dell'isolato, un anziano che vive in un appartamento pochi metri più avanti e che ieri mattina fissava le operazioni dei carabinieri da qualche metro di distanza - ma ho pensato fosse qualche scherzo di ragazzini con una scacciacani. Non potevano essere petardi, ma magari qualche pistola ad aria compressa. Non ho visto nulla in ogni caso, non mi sono alzato. Non dico che fosse una cosa normale, ma mai avrei immaginato che avessero sparato in casa a qualcuno che abita qui. È una bella zona questa. Non troppo lontano ci sono dei posti meno tranquilli, ma questa via è a posto, ci sta brava gente».
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Il Gazzettino