«Mi divertirò a fare politica»

«Mi divertirò a fare politica»
La strada non l'ha dimenticata, nonostante quasi cinque anni siano passati. Renzo Marangon si appresta a camminare verso Palazzo Ferro Fini, anche se solo per pochi mesi, per...

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La strada non l'ha dimenticata, nonostante quasi cinque anni siano passati. Renzo Marangon si appresta a camminare verso Palazzo Ferro Fini, anche se solo per pochi mesi, per prendere il posto della decaduta Isi Coppola. Almeno se non interverranno fatti nuovi con i ricorsi.

La seduta del consiglio regionale è fissata per lunedì 15 dicembre e in seconda battuta per sabato 20. Per quanto l'Ufficio di presidenza guidato da Clodovaldo Ruffato non abbia ancora fissato l'ordine del giorno, tra i primi punti dovrà essere prevista la surroga di Coppola con Marangon.
Strano destino, perché anche Marangon arrivò per la prima volta a Venezia, nel 1993, per la decadenza di un altro polesano, Giulio Veronese. E nel giro di poco tempo finì anche col fare l'assessore regionale più volte.
Dopo una militanza di oltre tre lustri tra i due Palazzi, Balbi e Ferro Fini, come vivrà questo scampolo di mandato amministrativo?
«Nella prima seduta di solito si saluta chi si conosce e ci si presenta agli altri. Poi andrò a salutare gli uffici. Per i mesi successivi dovrò rendermi conto degli ultimi provvedimenti e vedere cosa si può inserire. Non essendo addentro all'attuale dibattito politico, potrò rispondere precisamente più avanti».
Aderirà al gruppo azzurro, è presumibile.
«Certo, ho la tessera di Forza Italia».
Cosa farà il Governatore Zaia con la giunta, vista la situazione di Coppola?
«Non lo so, è un problema suo, ma è facile intuire ciò che penso».
Come si può convivere in un partito, lei e Coppola, dopo anni di una guerra simile?
«Ho una lunga militanza nella Dc dove le asperità tra le correnti erano molte. A differenza dell'attuale situazione politica di FI e della Seconda Repubblica, eravamo abituati a un rigoroso rispetto dell'avversario e dell'agibilità politica di tutti. Questi anni hanno mostrato che ora accade il contrario. In ogni caso, non mi preoccupo. Faccio il megafono alle mie idee, non a quelle altrui. Certo la situazione del partito è complicata: servono iniezioni di energia, buon senso e forze nuove. Dal 15 dicembre riassumerò un ruolo e tornerò a divertirmi nel fare politica».
Pensa già da leader azzurro?
«Non mi propongo nulla oggi, dal 15 dicembre vedremo. Tanti amici si stanno facendo sentire dopo aver perso la voglia di fare politica».
Lei avrebbe la possibilità di chiedere alla Regione il risarcimento di questi anni perduti da consigliere. A propria volta la Regione potrebbe poi rivalersi su Coppola. A spanne stiamo parlando di circa 500mila euro, anche se poi lei dovrebbe rendere il vitalizio percepito in questi stessi anni. Cosa farà?

«È un problema che mentalmente non ho affrontato. Gli avvocati mi dicono che si può fare, ma i soldi sono l'ultimo pensiero. La mia soddisfazione è rientrare in consiglio regionale anche solo per un giorno».
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Il Gazzettino