METEO TOLMEZZO Dal tardo pomeriggio di domenica e sino all'alba di ieri la neve

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METEO

TOLMEZZO Dal tardo pomeriggio di domenica e sino all'alba di ieri la neve è tornata a cadere sulle montagna di Carnia e Val Canale. 30 centimetri hanno imbiancato Forni di Sopra, 50 a Sappada, una trentina a Tarvisio, dai 5 ai 10 centimetri nei paesi di fondovalle, sopra i 300-400 metri di quota. Lungo le principali arterie statali e regionali hanno operato i mezzi spargisale e spazzaneve delle ditte incaricate. Anche sulla A23 Udine-Tarvisio nel tratto tra Pontebba ed il Confine di Stato gli operatori di Autostrade per l'Italia hanno lavorato tutto il giorno per garantire la percorribilità in massima sicurezza degli automobilisti. Alcuni problemi sono stati segnalati invece lungo la strada regionale 646 di Vedronza nelle valli del Torre. In mattinata infatti diversi mezzi, tra cui la corriera di linea, sono rimasti bloccati lungo l'arteria a causa del ghiaccio. Sul posto assieme al sindaco per un sopralluogo la squadra comunale di Protezione civile, si è proceduto alla salatura della strada che è rimasta chiusa per diverse ore. Causa neve è stata chiusa al traffico la strada regionale 552 del Passo Rest dal chilometro 7+200 al 23+800. È marcato (di grado 3 su 5) sulle Alpi Giulie e sul Monte Canin e moderato (di grado 2) il pericolo valanghe sul restante territorio del Friuli Venezia Giulia, secondo quanto riferisce il bollettino regionale. Sopra i 1400 metri sono caduti 30 centimetri di nuova neve a occidente, 50 centimetri a oriente. Sulle Alpi Giulie e il Canin, si legge nel bollettino, sono presenti numerosi accumuli da vento in tutte le esposizioni. Tali accumuli, già al passaggio di una singola persona, possono originare valanghe di medie - e in alcuni casi - di grandi dimensioni. Per questo motivo, rende noto il bollettino, sono probabili distacchi spontanei di valanghe di medie dimensioni lungo i percorsi abituali. Sulle Alpi Carniche e sulle Prealpi il pericolo è più contenuto. Gli accumuli da vento presenti sopra i 1700-1800 metri, in particolare a Nord, sono meno diffusi e con spessori più contenuti, ma se sollecitati possono staccarsi localmente anche al passaggio di una singola persona. Possibili piccole valanghe spontanee sui pendii ripidi. Per oggi il pericolo valanghe sulle Alpi Giulie e il Monte Canin permane marcato (di grado 3). Sulle Alpi Carniche e sulle Prealpi il pericolo è 2 (moderato).

D.Z.
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Il Gazzettino