Spazi e un grande evento, perchè no legato alla Biennale. Mestre rivendica attenzione. La Mestre della cultura e delle associazioni che ieri si è confrontata con Nicola...
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Associazioni culturali unite nel raccontare anni difficili, ma anche desiderio di confronto con l'amministrazione. L'unico lato positivo di crisi e tagli è che le realtà da anni impegnate in città con le proprie idee, professionalità e tempo si sono conosciute e unite. E ieri pomeriggio "Al palco" in piazzetta del Toniolo erano in tanti ad ascoltare Nicola Pellicani, da una parte uno come loro che ha creato la Fondazioni Pellicani con il Festival della politica, dall'altra un aspirante amministratore.
E sul fronte cultura ha le idee chiare. Malgrado i modi diplomatici è stato preciso nell'indicare la strada: «Bisogna aprire un dialogo con le grandi istituzioni come Biennale, Fenice e Fondazione Musei - ha detto Pellicani - ma il Comune deve tornare ad avere un ruolo non solo di controllo, ma anche di programmazione». Troppe partecipate quindi e soprattutto troppo "indipendenti". Ma Nicola Pellicani parla anche di «amministrazione comunale come piattaforma delle varie attività culturali, in grado di attrarre finanziamenti europei, ottimizzare costi e ampliare i progetti». Il tutto nell'ottica della Città metropolitana e pensando al museo del Novecento.
Ma le associazioni, che di finanziamenti pubblici da tempo ne ricevono pochi o nulla, chiedono la possibilità di avere spazi quando organizzano eventi che attraggono pubblico, ma anche più attenzione per Mestre. Con il desiderio di avere in terraferma manifestazioni culturali di pregio e qualche evento eccelso, che rimettano in moto una città fatta di vetrine chiuse e con nicchie, anche in centro, di degrado. Tra il pubblico Roberto Ellero "regista" del Candiani, presidenti e soci di associazioni con moltissimi iscritti come Università popolare, Università del tempo libero, Movimento consumatori, ma anche Questa Nave, Immagina Mestre, Civico 5, Tocnadanza, Fotosintesi, Voci di carta, Italia-Cuba, Italia-Vietnam, Rosso Veneziano, La gondola, Nemos, Caligola, Fatue, Scuola Città, Uaar e via di seguito. Dalla danza al teatro, dalla fotografia alla letteratura c'erano tutti. L'anima più raffinata e impegnata della città.
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Il Gazzettino