Messaggio in chat, identificato l'autore

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(D.V.) Accento veneto, preciso nel raccontare, ansioso anche di rivelare anche il suo desiderio di rivolgersi alla polizia postale. È Gianluca, il telespettatore che mercoledì...

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(D.V.) Accento veneto, preciso nel raccontare, ansioso anche di rivelare anche il suo desiderio di rivolgersi alla polizia postale. È Gianluca, il telespettatore che mercoledì sera ha segnalato il messaggio apparso su Whatsapp alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?". Racconto choc in 15 righe, senza refusi, senza sbavature, ma con virgolette e punti di sospensione, in buon italiano, sulla morte del liceale, all'hotel di Milano. Racconto che Gianluca avrebbe intercettato in un gruppo facebook, come commento a un link di un articolo di giornale. Ma quel messaggio per gli investigatori è inattendibile. Nel giro di poche ore, Alessandro Giuliano, capo della mobile di Milano, ha risolto il mistero sul racconto finito in televisione. «La persona in questione è un frequentatore dell'albergo da Vinci - ha spiegato - Tutto ciò che ha scritto è frutto di un passaparola, di notizie apparse sui giornali o in televisione». Insomma, l'autore di quel resoconto da brivido «è stato a lungo cercato e infine individuato, ma non sa niente».

Nella videata del cellulare si legge: «Se ti racconto cosa è successo ieri mattina in hotel non ci credi... L'altra sera dei ragazzi di una scuola di Padova sono venuti da noi in hotel... Di notte si sono ubriacati da fare schifo e hanno deciso di fare degli scherzoni sui corridoi dell'hotel... il "migliore" di questi scherzi è stato defecare per il corridoio del quinto piano... Non contento, uno di questi per fare il figo decide di mettersi sul cornicione per farla dalla finestra...quindi si fa tenere per le braccia dagli amici e a un certo punto vola giù. Morto. Gli amici non hanno detto nulla a nessuno e sono tornati in stanza». La risposta dell'interlocutore è una risata. Il messaggio risale a martedì 12 maggio, il giorno dopo il ritrovamento del corpo di Domenico.
Fin da subito gli investigatori hanno evidenziato contraddizioni del resoconto con gli elementi raccolti nelle indagini. Altri sospetti riguardano l'orario dei messaggi nella conversazione. Il testimone presunto scrive, come si legge nello screenshot, alle 12,32. Mezz'ora dopo, alle 13.01, l'interlocutore gli chiede di raccontare tutto. E la risposta, lunga e articolata, risulta ricevuta nello stesso minuto: 13,01. Immagine costruita ad arte oppure modificata successivamente alla conversazione? Oppure l'orario di trasmissione è stato falsificato da un guasto tecnico? L'avvocato della famiglia di Domenico, Eraldo Stefani, sul messaggio è cauto: «Non so se è verità o un'invenzione, ma gli investigatori stanno lavorando».

Intanto a "Chi l'ha visto?" arrivano numerosi commenti e riflessioni sul tragico destino di Domenico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino