BEIRUT - Una «nuova tragedia umanitaria» è in corso, secondo il premier turco Ahmet Davutoglu, nel nord della Siria, dove da giorni i bombardamenti di Mosca hanno costretto...
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Sulla nuova crisi umanitaria causata dall'offensiva russa e lealista nella regione di Aleppo, Merkel ha affermato che Germania e Turchia intendono fare pressioni congiunte sull'Onu per chiedere di far rispettare la risoluzione di dicembre, che invitava tutte le parti coinvolte nel conflitto a interrompere immediatamente qualsiasi attacco nei confronti della popolazione civile. La Mezzaluna rossa turca ha intanto riferito di 35mila siriani ammassati al confine. Tra questi, 20mila si trovano in campi informali a ridosso della frontiera, in territorio siriano. Operatori umanitari turchi hanno inviato oltre confine tende da campo e aiuti umanitari, e Ankara ribadisce che per il momento non intende aprire la frontiera: lo faremo «quando sarà necessario», ha detto Davutoglu. Altri 30mila civili siriani si apprestano a premere sulla frontiera meridionale con la Giordania in seguito all'offensiva aerea russa a sostegno dell'avanzata governativa nel sud della Siria. Circa 20mila persone in fuga verso il valico di Tel Shihab e altre zone fuori dal controllo del regime a sud-ovest di Daraa. Altre 8mila persone sono in marcia verso Yadude, a nord-ovest del martoriato capoluogo meridionale siriano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino