Mercoledì mattina il telefono nella casa di Crespano ha squillato prestissimo:

Mercoledì mattina il telefono nella casa di Crespano ha squillato prestissimo:
Mercoledì mattina il telefono nella casa di Crespano ha squillato prestissimo: alle 5,50: «Tiziano, bisogna far intervenire i cani». E in quel momento Tiziano Padovan,...

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Mercoledì mattina il telefono nella casa di Crespano ha squillato prestissimo: alle 5,50: «Tiziano, bisogna far intervenire i cani». E in quel momento Tiziano Padovan, ispettore superiore della guardia forestale, comandante del Centro addestramento cinofilo di Volpago, ha capito che era successo qualcosa di veramente grave. Da poco più di due ore il terremoto aveva cancellato tre paesini fra Marche e Lazio. E sotto le macerie c'erano persone da salvare. «Dal centro di Volpago coordiniamo l'attività delle unità cinofile di tutta Italia - spiega - e quando la centrale operativa di Roma mi ha contattato abbiamo iniziato a radunare le nostre forze».

È cominciata così la chiamata a raccolta di tutti gli specialisti, i conduttori che vivono insieme ai loro cani perfettamente addestrati. Sono professionisti, uomini e quadrupedi, abituati a lavorare nelle condizioni più estreme e specializzati nell'individuare persone sepolte sotto valanghe e macerie. Molti di loro si sono addestrati nel trevigiano, anche nel campo della Forestale a Crespano, ma soprattutto sul territorio: «È un addestramento che viene fatto in parte al campo ma principalmente tra i boschi, in montagna, comunque all'aperto», spiega Padovan. Mercoledì quindi, anche su input della Regione, è stato lui a coordinare la partenza delle unità cinofile dal Veneto e dalla Lombardia: «Prima ne sono partite due dal Veneto, cani e conduttori di Belluno e Verona. Li abbiamo messi su un elicottero e spediti ad Accumoli. Poi, un po' alla volta, si sono aggiunte quelle di altre zone d'Italia».

Il primo giorno è stato durissimo. I soccorritori si sono trovati davanti agli occhi una distruzione inimmaginabile. Ma non hanno perso tempo: «Mercoledì i nostri cani hanno provveduto a trovare molte persone sepolte dalle macerie - continua - in quel momento, se così si può dire, non era molto difficile individuare qualcuno: c'era molta gente da salvare. Oggi (ieri per chi legge, ndr) la situazione è diversa e le unità si stanno muovendo dove ritengono che ci possa ancora essere qualcuno». Gli addestratori della Forestale lavorano soprattuto con pastori tedeschi, golden retriever e labrador. Cani selezionati in base a caratteristiche come forza, intelligenza, coraggio e resistenza che, attraverso il gioco, vengono addestrati fin da piccoli per poi essere gradualmente inseriti nelle unità cinofile. «Ogni conduttore sta sempre con lo stesso cane, deve entrarci in sintonia - continua Padovan - se lo porta a casa e ne cura l'addestramento personalmente. All'occorrenza vengono poi chiamati. E in questo caso, con un terremoto del genere, il loro intervento è più che necessario».(((caliap))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino