Mercoledì mattina il telefono nella casa di Crespano ha squillato prestissimo: alle 5,50: «Tiziano, bisogna far intervenire i cani». E in quel momento Tiziano Padovan,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È cominciata così la chiamata a raccolta di tutti gli specialisti, i conduttori che vivono insieme ai loro cani perfettamente addestrati. Sono professionisti, uomini e quadrupedi, abituati a lavorare nelle condizioni più estreme e specializzati nell'individuare persone sepolte sotto valanghe e macerie. Molti di loro si sono addestrati nel trevigiano, anche nel campo della Forestale a Crespano, ma soprattutto sul territorio: «È un addestramento che viene fatto in parte al campo ma principalmente tra i boschi, in montagna, comunque all'aperto», spiega Padovan. Mercoledì quindi, anche su input della Regione, è stato lui a coordinare la partenza delle unità cinofile dal Veneto e dalla Lombardia: «Prima ne sono partite due dal Veneto, cani e conduttori di Belluno e Verona. Li abbiamo messi su un elicottero e spediti ad Accumoli. Poi, un po' alla volta, si sono aggiunte quelle di altre zone d'Italia».
Il primo giorno è stato durissimo. I soccorritori si sono trovati davanti agli occhi una distruzione inimmaginabile. Ma non hanno perso tempo: «Mercoledì i nostri cani hanno provveduto a trovare molte persone sepolte dalle macerie - continua - in quel momento, se così si può dire, non era molto difficile individuare qualcuno: c'era molta gente da salvare. Oggi (ieri per chi legge, ndr) la situazione è diversa e le unità si stanno muovendo dove ritengono che ci possa ancora essere qualcuno». Gli addestratori della Forestale lavorano soprattuto con pastori tedeschi, golden retriever e labrador. Cani selezionati in base a caratteristiche come forza, intelligenza, coraggio e resistenza che, attraverso il gioco, vengono addestrati fin da piccoli per poi essere gradualmente inseriti nelle unità cinofile. «Ogni conduttore sta sempre con lo stesso cane, deve entrarci in sintonia - continua Padovan - se lo porta a casa e ne cura l'addestramento personalmente. All'occorrenza vengono poi chiamati. E in questo caso, con un terremoto del genere, il loro intervento è più che necessario».(((caliap))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino