Mercato, la ricetta per il rilancio

Mercato, la ricetta per il rilancio
IL CASOPORDENONE Alessandro Ciriani ha un asso nella manica: cambiare il mercato del mercoledì e del sabato, rendendolo qualitativamente quanto più attraente possibile. E...

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IL CASO
PORDENONE Alessandro Ciriani ha un asso nella manica: cambiare il mercato del mercoledì e del sabato, rendendolo qualitativamente quanto più attraente possibile. E soprattutto lo si può fare senza cadere e scadere in discriminazioni di natura etnico-culturale. Il viaggio tra le bancarelle pordenonesi, pubblicato alcuni giorni fa sul Gazzettino, ha indotto l'amministrazione cittadina ad accelerare su un punto fondamentale: la riqualificazione del mercato ambulante più importante di tutto il Friuli Occidentale.

Come fare, senza stravolgere il senso di una tradizione? Lo spiega oggi Alessandro Ciriani. Il primo cittadino però parte da una premessa: «Dei 12 mercati attivi nelle vicinanze - spiega - quello pordenonese è certamente il migliore». Detto questo, è innegabile che anche il miglior mercato dell'ex provincia abbia bisogno di un profondo restyling. Ed ecco la formula che ha nel cassetto Ciriani. Riguarda proprio il problema principale: la presenza di bancarelle che propongono merce di scarsa qualità a prezzi più bassi rispetto alla concorrenza degli ambulanti storici di Pordenone.
LA SOLUZIONE
«Recentemente - spiega il primo cittadino - ho parlato con gli uffici per immaginare una soluzione che vada incontro agli ambulanti. Non sarà facile, ma si possono studiare dei sistemi per tentare di ridurre le bancarelle che espongono merce scadente».
Altra premessa obbligatoria: non ci sarà nessun provvedimento che colpirà gli ambulanti secondo la loro nazionalità. Il criterio di scelta sarà basato esclusivamente sulle categorie merceologiche. E bisognerà mettere mano - anche pesantemente - ai regolamenti. Ecco il trucco: «Proprio all'interno dei regolamenti - va avanti Ciriani - stiamo pensando di inserire dei punti fermi che riguarderanno la tipologia della merce in esposizione al mercato. In questo modo si potrà riuscire a ridurre la presenza di postazioni con prodotti estremamente scadenti. I commercianti storici del mercato riescono ancora ad avere del margine - puntualizza il sindaco -, ma è anche vero che sono aggrediti dalla concorrenza fatta sul prezzo da chi vende merce al di sotto degli standard di qualità».
LE MISURE
Ecco quindi la leva: trovare dei criteri per limitare la presenza delle bancarelle low cost.
Secondo Ciriani, poi, una seconda soluzione per il mercato potrà arrivare dalla riqualificazione di alcune aree della città: «Via Roma e piazza della Motta, una volta modificate, potranno valorizzare ancora di più il mercato e aumentare la qualità dell'appuntamento».

Ma prima di tutto sarà fondamentale riuscire ad innalzare la qualità media dei prodotti che i pordenonesi potranno trovare sulle bancarelle. Sì, perché il polso dei clienti, tastato la scorsa settimana, dice una sola cosa: il mercato del mercoledì e del sabato ha bisogno di alcune modifiche, altrimenti sarà destinato ad un lento ma inesorabile declino.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino