Mercato in ripresa lenta, la speranza degli incentivi

Mercato in ripresa lenta, la speranza degli incentivi
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MERCATO
ROVIGO Il mercato dell'auto fatica a ripartire anche in Polesine. A gennaio in Polesine erano state immatricolate 539 auto, fra le quali la fetta più consistente, ben 93, era Volkswagen, mentre a febbraio 457. Il dato di marzo, invece, è di appena 99 nuove auto immatricolate, mentre ad aprile sono state solo 17. Un effetto diretto della chiusura imposta dall'epidemia e che ha fatto registrare, a livello nazionale, un crollo totale delle vendite: nel mese di marzo le immatricolazioni sono state 28.326, il meno 85,42% rispetto a marzo 2019, quando ne furono immatricolate 194.302, mentre ad aprile in tutta Italia sono state immatricolate 4.279 auto, con una variazione di meno 97,55% rispetto alle 174.924 dell'aprile 2019.

INIZIO IN AFFANNO
Già dal 4 maggio, fra le aziende che hanno potuto riaprire subito i battenti con la Fase 2, anche le attività del settore automobilistico, che si occupano di commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli. Anche maggio, però, è stato con il segno meno: 99.711 immatricolazioni, il 49,61% in meno rispetto allo stesso mese del. In Polesine le nuove immatricolazioni a maggio sono state 354. A giugno e a luglio 403, curiosamente la stessa cifra. Nel 2019 a giugno le immatricolazioni in provincia di Rovigo erano state 546, a luglio 488. Quindi non solo non si recupera il terreno perduto, ma se ne perde altro rispetto a un anno fa.
PANORAMA NERO
Nel periodo gennaio-luglio 2020 la Motorizzazione in Italia ha immatricolato in totale 720.620 auto, con una variazione di meno 41,72% rispetto al gennaio-luglio 2019, con oltre 1,2 milioni di immatricolazioni. Non va meglio per l'usato: nello stesso periodo di gennaio-luglio 2020 sono stati registrati 1.569.882 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di meno 38,59% rispetto ai 2.556.245 del gennaio-luglio 2019. Il trend dovrebbe invertirsi proprio in questo mese per effetto delle misure introdotte dal Governo per sostenere il comparto automobilistico. Nel cosiddetto decreto Agosto, approvato venerdì scorso dal consiglio dei ministri, fra le varie misure a sostegno delle imprese, sono aumentati di 500 milioni gli incentivi statali per chi acquista e immatricola in Italia autovetture a basse emissioni di anidride carbonica. Dal primo giorno di agosto, e fino al 31 dicembre prossimo,  sono già partiti gli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni di categoria M1, con tutte le novità introdotte nel decreto Rilancio. I bonus in vigore al momento, però, coprono essenzialmente i modelli più virtuosi in vendita, per i quali sono previsti incentivi fino a seimila euro con rottamazione di un veicolo della stessa categoria da Euro 0 a Euro 4, oppure quattromila senza rottamazione.
SOSTEGNI ALL'ACQUISTO

I primi dati appaiono incoraggianti e sembrano aver dato ossigeno a un settore che non riguarda solo la produzione e quindi l'intera filiera, che interessa anche il Polesine dove vi sono imprese metalmeccaniche che si occupano della componentistica, ma anche il ramo vendita. Il settore aveva sottolineato Confcommercio Mobilità lanciando un grido d'allarme, conta circa 125mila imprese in Italia, con quasi 450mila addetti e un fatturato di circa 100 miliardi, ossia quasi il 6% del Pil e in mancanza di interventi di sostegno pubblico, per il 2020 si prevedeva un calo del 45% sulle immatricolazioni rispetto al 2019, che passerebbero così da 1,9 milioni a poco più di 1 milione. A livello veneto le concessionarie sono ben 11.405, nella provincia di Rovigo sono 645, più del doppio di quelle presenti in provincia di Belluno, 310.
F.Cam.
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Il Gazzettino