MOBILITÀUDINE Nel 2018 in Friuli Venezia Giulia le immatricolazioni di veicoli pesanti (e cioè con peso totale a terra superiore a 16 tonnellate) per il trasporto merci sono...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
UDINE Nel 2018 in Friuli Venezia Giulia le immatricolazioni di veicoli pesanti (e cioè con peso totale a terra superiore a 16 tonnellate) per il trasporto merci sono state 578, con un aumento del 6,1% rispetto al 2017. Sempre lo scorso anno le immatricolazioni di nuovi autobus in Friuli Venezia Giulia sono state 52, con un calo del 59,4% rispetto all'anno precedente. Questi dati emergono da un'elaborazione del Centro ricerche continental autocarro su dati Aci.
Dall'elaborazione è possibile stilare la graduatoria dei dati a livello provinciale. La provincia friulana in cui le immatricolazioni di veicoli pesanti per il trasporto merci sono cresciute di più è Gorizia (+152,9%), seguita da Pordenone (+16,9%). A Trieste e a Udine, invece, le immatricolazioni di veicoli pesanti per il trasporto merci sono calate, rispettivamente, del 13,2% e del 10,9%. Per ciò che riguarda le immatricolazioni di autobus, a parte Trieste (dove i dati sono rimasti invariati) e Gorizia (dove vi è stato un aumento del 100%), le restanti province friulane hanno fatto registrare un calo delle immatricolazioni: Pordenone -38,9%, Udine -97,4%. Nel 2018 in Italia le immatricolazioni di veicoli pesanti sono state 28.277, con un aumento del 18,8%. e quellei di nuovi autobus nel nostro Paese sono state 3.290, con un calo del 20,7% rispetto all'anno precedente. «Le immatricolazioni di veicoli pesanti per il trasporto merci e di autobus sottolinea Enrico Moncada - hanno fatto registrare dati negativi negli anni della crisi economica, ma a partire dal 2015 il saldo è tornato ad essere positivo. Il 2018 si conferma positivo per ciò che riguarda il comparto dei veicoli pesanti per trasporto merci. Per il comparto degli autobus, invece, il calo registrato frena il processo di rinnovo del parco circolante».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino