ROMA - Centrodestra unito, addirittura in una unica lista, e questo già alle amministrative di giugno. A proporlo è Giorgia Meloni, che incontra l'appoggio di alcuni partiti...
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Meloni ha rilanciato la proposta di un centrodestra di nuovo coalizzato ma su tre punti, alcuni dei quali non graditi al Cav: un programma sovranista, e quindi anti-Euro, e la selezione attraverso le primarie dei candidati. Per di più la presidente di FdI vuole anche una «clausola anti-inciucio» che impedisca un'eventuale Grande Coalizione post elettorale, in caso di pareggio, per tener le mani legate a FI. Insomma le condizioni che già in passato hanno fatto storcere il naso all'ex Cavaliere. Ma Meloni ha fatto l'inaspettata proposta per le amministrative di giugno, indicando Genova come luogo dal quale partire: «Perché per esempio non lavorare per sperimentare lì l'ipotesi di una lista che ci veda tutti insieme sui temi della sovranità. Penso che darà grandi risultati».
Immediato il sì del leader di Idea, Gaetano Quagliariello, e l'entusiasmo del Governatore della Liguria, Giovanni Toti, e di altri esponenti azzurri favorevoli al uno stretto rapporto con la Lega, come Daniela Santanché. Dal Carroccio la reazione è di cautela. Ma a dimostrare il gelo degli azzurri più vicini a Berlusconi, sono le parole di Francesco Giro: «Il listone non è la soluzione. Meglio per Forza Italia rafforzare il suo ruolo di movimento del ceto medio produttivo e delle fasce popolari più deboli con una nuova carta dei diritti sociali».
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Il Gazzettino