Melegatti è già sugli scaffali

Melegatti è già sugli scaffali
IL RILANCIOVENEZIA Il pandoro è tratto. Da ieri i prodotti natalizi della Melegatti sono tornati in commercio. «Abbiamo fatto un miracolo natalizio ma non abbiamo avuto il tempo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL RILANCIO
VENEZIA Il pandoro è tratto. Da ieri i prodotti natalizi della Melegatti sono tornati in commercio. «Abbiamo fatto un miracolo natalizio ma non abbiamo avuto il tempo di festeggiare, fino al 22 dicembre sarà una corsa contro il tempo - spiega Denis Moro, amministratore delegato della nuova Melegatti 1894 nata dalle ceneri del fallimento grazie all'investimento di 13 milioni dell'industriale vicentino Roberto Spezzapria - alla fine contiamo di produrre più di mezzo milione di pandori e panettoni. Siamo già oltre la metà dell'obiettivo». Una resurrezione dolce e laica che rimane ancora un'avventura.

«Il 20 novembre quando siamo entrati in fabbrica ci siamo trovati davanti a un'azienda ferma da circa un anno. C'era tantissimo da fare, ma grazie alle competenze e all'entusiasmo della squadra che abbiamo ricostruito ce la stiamo facendo, lavoriamo giorno e notte ma questa sfida non è ancora vinta». Il primo dolce a uscire dai forni di San Giovanni Lupatoto? Ovvio. «È stato un pandoro - risponde il giovane amministratore delegato, 33 anni, coetaneo del presidente Giacomo Spezzapria e imprenditore nel settore delle acque minerali -. Era pronto mercoledì scorso. L'abbiamo regalato alla mamma di un bambino con problemi di salute».
Due settimane frenetiche vissute sempre sul filo dell'incertezza. «Abbiamo dato grande attenzione alla qualità del prodotto ma l'operazione di rilancio aveva grandi complessità, dal packaging alla commercializzazione dovevamo far ripartire tutta la macchina Melegatti, per fortuna nel gruppo Spezzapria c'erano le competenze industriali sinergiche», dice Moro.
DIVERSIFICAZIONE
Una squadra non ancora al completo: «Siamo in 35 più 20 stagionali per questa mini campagna, tutti ex Melegatti - sottolinea l'Ad della società veronese -. Alla fine dovremo registrare circa 3 milioni di ricavi a fine anno, ma quello che conta per noi non sono i fatturati, ma far rinascere l'azienda e riportare i nostri dolci sul mercato. Garantiremo un prodotto di qualità e di tradizione ai consumatori nella grande distribuzione, anche se saremo presenti a macchia di leopardo, concentrati tra Lombardia e Veneto e in alcuni punti vendita a Napoli, Roma, Milano. Ma anche nello spaccio aziendale e nel negozio temporaneo a Verona».

Moro ha le idee chiare: «Siamo famosi perché abbiamo inventato il pandoro ma Melegatti dovrebbe diventare famosi per molti altri prodotti, panettone, colomba, e chissà anche altri. C'è un'attenta analisi di mercato, nuova proprietà e management stanno studiando prodotti che ben si incastrano nel nostro mosaico». Nel frattempo si guarda soprattutto a Natale: «La campagna di comunicazione non sarà standard, prenderà spunto dalla Melegatti anni 80, rivista in chiave moderna - dice l'Ad -. Utilizzeremo vari canali dalla tradizionale stampa, digitale, eventi, evitando le Tv». Moro rivela: «C'è un piano di sviluppo e industriale che punta ad attestarci intorno ai 35 - 40 milioni di fatturato. Per questioni logistiche oggi siamo presenti solo in alcuni mercati, ma a Pasqua garantiremo una distribuzione più lineare in tutt'Italia». Intanto l'Ad fa i complimenti ai maestri impastatori: «Il prodotto è eccellente, Matteo Peraro e Davide Stupazzoni hanno saputo conservare il lievito madre. E io rischio già la linea».
Maurizio Crema
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino