MONTAGNANA I medici di base fanno rete per soddisfare al meglio le...
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I medici di base fanno rete per soddisfare al meglio le richieste dei pazienti: la settimana scorsa, a Montagnana è stata inaugurata la Medicina di gruppo, con sede all'interno dell'ospedale, dove il nuovo poliambulatorio sarà attivo per sette ore al giorno. Della nuova rete di cura, a cui si rivolgeranno in totale più di 9mila pazienti, fanno parte tutti e 7 i medici di medicina generale in servizio nella città murata. Si tratta dei dottori Vito Bossone (coordinatore del progetto), Agostino Borghesan, Giandomenico Bossone, Gian Paolo Lovato, Paolo Mantoan e delle dottoresse Gabriella Cava e Maria Cristina Frimel. La sede unica, concessa in locazione dall'Ulss 6 Euganea nei locali dove un tempo c'era il day hospital chirurgico, comprende: i 7 studi medici, la reception, la sala d'attesa, la sala medicazioni e lo studio per il personale di segreteria. I medici aderenti alla rete territoriale si impegnano a svolgere la propria attività anche nei confronti degli assistiti degli altri colleghi, condividendo le informazioni delle schede sanitarie sui supporti informatici collegati in rete. Se un paziente, quindi, ha bisogno di un consulto in un orario non coperto dal proprio medico, poco male: nell'ambulatorio troverà un suo collega che, avendo a disposizione la scheda sanitaria, saprà fornire una risposta adeguata. L'accesso alla sede è garantito per almeno 7 ore al giorno, distribuite sia nella fascia mattutina, sia in quella pomeridiana, con uno studio che resterà aperto fino alle 19. Al taglio del nastro di mercoledì scorso erano presenti il direttore generale dell'Ulss 6 Euganea Domenico Scibetta, il sindaco di Montagnana Loredana Borghesan e l'assessore regionale alla Sanità e ai Servizi sociali Manuela Lanzarin, oltre a numerosi amministratori del territorio e alle autorità militari e religiose. «Risultati come questo si raggiungono grazie alla sinergia con le amministrazioni locali. ha affermato Scibetta Tre sono i concetti chiave che accompagnano questa nuova pianificazione: integrazione, accessibilità e continuità assistenziale nelle prestazioni sanitarie. In una società caratterizzata da una parte dalla speranza di vita sempre più alta, dall'altra dall'aumento delle malattie croniche, sviluppiamo modalità di aggregazione di medici di medicina generale in grado di dare risposte sempre più appropriate alle necessità della popolazione. La Medicina di gruppo si pone quindi come punto strategico di integrazione tra ospedale e territorio, per un'implementazione del percorso di assistenza». Un percorso sostenuto dalla Regione Veneto, come ha sottolineato l'assessore Lanzarin ricordando le realtà già presenti, a cui ora si affianca anche Montagnana. Nel distretto Padova Sud sono già attive infatti 4 Medicine di gruppo integrate (Pernumia, Due Carrare, Este, Conselve), 3 Medicine di gruppo (Cartura, Monselice, Solesino) e 6 Medicine di rete che coinvolgono una novantina di medici di medicina generale.
M. E. P.
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Il Gazzettino