L'interruzione volontaria di gravidanza, in Veneto è una vera e propria odissea, come testimonia il recente racconto, rilasciato in esclusiva a Il Gazzettino, della 41enne che ha...
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Per questo Crivellari ha presentato un'interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per chiedere «se sia a conoscenza della situazione venutasi a creare nel territorio veneto, con particolare riferimento a strutture come quelle di Adria, e quali iniziative intenda mettere in atto per garantire che la legge 194 possa essere applicata con regolarità». Secondo il parlamentare polesano, «il dato è allarmante: la grande maggioranza di ginecologi e anestesisti che lavorano nel servizio pubblico si dichiara obiettore di coscienza, come evidenziano i dati dello stesso Ministero della Salute, e in molti ospedali sono costretti a ricorrere all'assunzione di specialisti a gettone per garantire il rispetto della 194, emanata anche per contrastare gli aborti clandestini.
Secondo un report dell'Associazione Luca Coscioni, una singola Azienda sanitaria locale, per una sola seduta settimanale, deve sborsare 3.200 euro al mese per un ginecologo esterno. Il recente accoglimento da parte del Consiglio d'Europa del ricorso presentato dalla Cgil sulla violazione dei diritti delle richiedenti l'interruzione volontaria di gravidanza e dei medici che non fanno obiezione riconosce come, nonostante la legge 194, l'accesso all'aborto rimanga nel nostro Paese spesso complicato».
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Il Gazzettino