LA CERIMONIA TREVISO (mz) Dovranno promuovere il marchio e i prodotti,...
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TREVISO (mz) Dovranno promuovere il marchio e i prodotti, allacciare rapporti commerciali, aiutare a definire le strategie relative ai nuovi mercati esteri. Ben più che semplici agenti o distributori, dovranno essere insomma dei veri e propri ambasciatori internazionali: delle aziende per cui lavoreranno, naturalmente. Ma con esse di tutto il made in Italy e dello stile italiano nel mondo. Ieri pomeriggio a Palazzo Giacomelli si è tenuta la consegna dei diplomi ai 17 allievi del primo master per Brand Ambassador, percorso per formare queste particolari figure professionali, finora mancanti, lanciato lo scorso febbraio da Assindustria Venetocentro e Confindustria Veneto, in collaborazione con il Cuoa. Tra i primi neodiplomati (in netta maggioranza donne), otto giovani laureati, provenienti da tutta Italia, a cui si sono aggiunti nove manager di imprese del territorio. Sotto la guida di 38 docenti, hanno approfondito svariate materie, anche con visite e stage in azienda (trentacinque quelle coinvolte). «Le sfide che le aziende si trovano ad affrontare sono sempre più ambiziose spiega Denise Archiutti, delegata regionale di Confindustria Veneto e presidente del Gruppo Legno Arredamento di Assindustria Venetocentro essendo obbligate a guardare sempre con maggior convinzione ai mercati internazionali. Il nodo cruciale non è tanto un tema di prodotto quanto piuttosto di capitale umano, di competenze professionali che devono essere sviluppate per affrontare tali sfide». Se la prima edizione è stata caratterizzata sul legno-arredo (settore da cui è nata l'iniziativa), per la seconda annata, già programmata dal prossimo maggio, si punta ad ampliare ad altri segmenti del made in Italy, dalla moda all'alimentare. E si pensa anche a progetti legati agli istituti tecnici superiori. «Il brand Made in Italy commenta Matteo Zoppas, leader degli industriali veneti rappresenta un vero e proprio asset immateriale, in grado di proiettare all'estero le imprese italiane».
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Il Gazzettino